VIAREGGIO. Con la nomina di Stefano Pozzoli in qualità di commissario straordinario della Fondazione Carnevale si passerà, finalmente, a parlare dell’organizzazione dei prossimi corsi mascherati. O, almeno, questo è l’auspicio dei carristi.
“Prima c’è da saldare il 2014”, osserva Fabrizio Galli, presidente dell’Associazione Costruttori. Già: nel bilancio della Fondazione Carnevale c’è un buco di 900mila euro creato dalla mancata erogazione di un milione e 167mila euro da parte del Comune. Soldi promessi dal sindaco Leonardo Betti in un consiglio comunale e mai versati nelle casse di Burlamacco.
Per Galli, insomma, la priorità è rimettere a posto i conti dell’anno in corso. E su questo la Regione Toscana, per bocca del suo presidente Enrico Rossi, si impegnerà a coprire i debiti pregressi. Poi inizierà una nuova partita, quella per il 2015: “Quando si dice ‘Carnevale sobrio’ cosa s’intende?”, si domanda Galli.

Forse un Carnevale con meno costruzioni o, quantomeno, con una riduzione dei compensi per la realizzazione di carri e mascherate? “Credo sia ancora prematuro parlare di tagli: quando Pozzoli esaminerà il bilancio si renderà conto che le opere in concorso sono solo una parte delle spese”. E poi ci sono altri impegni già intrapresi: “Adesso che abbiamo un commissario è fondamentale che venga costituito un tavolo tecnico per la legge sul Carnevale con il governatore Rossi, il presidente della Provincia e i senatori Marcucci e Granaiola. E poi sarebbe opportuno sapere con quali investitori e sponsor erano state avviate trattative, a che punto sono state lasciate e se è ancora possibile portarle avanti”.
La nomina di Pozzoli chiude così una lunga fase di diatribe tra l’ex presidente della Fondazione Carnevale Stefano Pasquinucci e l’amministrazione comunale. E nel calderone è finita anche la categoria dei maghi della cartapesta: l’assessore alla cultura Glauco Dal Pino avrebbe intimato ai consiglieri di Palazzo delle Muse di non tagliare i compensi per carri e mascherate – lo stesso assessore ha smentito tale voce sul quotidiano La Nazione.
“Negli ultimi giorni sono stati sollevati polveroni inutili e tardivi”, commenta Galli. “Con la Fondazione c’è stata una trattativa condotta alla luce del sole: ci fu proposto di tagliare i compensi e di aumentare i premi in denaro e la nostra risposta fu negativa. In compenso, la Fondazione decise di portare da 500 a mille euro i compensi per le maschere isolate. Mi pare assurdo che a Viareggio i ‘poteri forti’ siano proprio i carristi…”.