VIAREGGIO. Il nome di battesimo Stefano deriva dal greco antico Στέφανος e si può tradurre più o meno liberamente come “l’incoronato”. E il mondo di Burlamacco passa da uno Stefano (Pasquinucci, il presidente dimissionario) a un altro Stefano, che di cognome fa Pozzol. E che del Carnevale sarà non il re bensì il commissario straordinario. Colui che dovrà rimettere ordine in un bilancio sofferente a causa del mancato versamente del contributo da un milione e 400mila euro promesso dal Comune.

Prima il 2014, poi il 2015. Pozzoli, commercialista e revisore contabile fiorentino che fu consulente del commissario prefettizio Domenico Mannino, traccia subito la strada da seguire: “Come ha evidenziato la nota diffusa dalla giunta regionale, io sono qui per scongiurare l’estinzione della Fondazione Carnevale. La priorità, dunque, è chiudere l’anno che sta per finire. E poi ci metteremo ad allestire la prossima edizione: lo scopo è garantire la funzionalità della manifestazione e un Carnevale all’altezza della tradizione, mica mantenere una struttura burocratica…”.

Cosa tagliare? Il commissario parte da una certezza pressoché granitica: “Il bilancio si farà con le risorse che ci sono: non spenderemo un euro di più di quanto avremo a disposizione”. Al suo fianco il sindaco Leonardo Betti parla di “razionalizzazione dei costi” specificando però che “non devono interessare subito i carri, che sono la prima opera che i turisti apprezzano quando vengono ai corsi mascherati. Ci sono dei costi interni alla Fondazione su cui dobbiamo risparmiare”.

foto Marco Pomella
foto Marco Pomella

E, aggiungiamo noi, anche quelle anomale operazioni finanziarie già condannate dal Mef nella sua relazione. “Decidere se tagliare i compensi ai carristi o il numero di costruzioni è una questione filosofica”, aggiunge Pozzoli. “Sono dell’idea che maggiore è il numero di carri maggiore è lo spettacolo del Carnevale”. Anche se “bisogna rivedere i criteri di selezione dei carristi, pur premiando le competenze e le capacità dimostrate negli anni”.

Diamo i numeri. Nove mesi, quasi fosse una vera e propria gestazione. Tanto rimarrà in carica Pozzoli, che ha ricevuto l’incarico dalla Regione Toscana, per partorire il Carnevale 2015 e traghettarlo in acque pacifiche. Nella delibera di giunta è anche indicato il suo compenso: sarà di 60mila euro lordi “ma io me lo ridurrò del 20%”. A proposito di numeri: Pozzoli cita la necessità di reperire nuovi finanziatori.

“Una manifestazione che incassa oltre due milioni dalla biglietteria non può ricavare meno di 200mila euro dagli sponsor. Il mercato soffre in questo momento, ma allo stesso tempo non ci si può sempre rifugiare da papà Comune o mamma Regione. Per la prossima settimana ho già fissato un appuntamento con una concessionaria di pubblicità”.

Mutuo o non mutuo? I cronisti presenti lo chiedono quasi subito a Pozzoli: è vero che la Regione coprirà i debiti relativi al 2014 attraverso un mutuo? “Io so che c’è un accordo politico in base al quale la Regione è disponibile a intervenire economicamente”, taglia corto il commissario. “Vedremo come interverrà, questa è materia di legge finanziaria. Intanto fatemi capire quanto manca per chiudere il bilancio e poi parlerò con la Regione”.

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