VIAREGGO. “Il 29 ottobre abbiamo avuto un incontro con il dirigente all’ambiente del Comune di Viareggio Franco Allegretti, che ci ha comunicato la possibilità di predisporre una delibera di Valutazione Ambientale Strategica a firma del commissario prefettizio per contrastare, o meglio per allungare, i tempi di rilascio delle concessioni ai gestori assoggettandole alle procedure della Vas e questa delibera potrebbe essere pronta il 3 o 4 novembre”. Lo scrive in una nota il Comitato di Via Matteotti anche a nome di Comitato Marco Polo, Commissione Varignano, Comitato Pedona Ambiente e Salute, Rete Ambientale della Versilia e Medicina Democratica

“Ovviamente noi umili cittadini non sapevamo che con questo semplice atto potevamo avere dei risultati. Ma ciò
che ci ha indignato profondamente è stata l’arroganza e la retorica di chi sostiene che i cittadini devono studiarsi le leggi per controbattere eventualmente politici e tecnici comunali. Con questo atteggiamento si vuol far ricadere sul povero cittadino il compito di studiare leggi e cavilli legali, dimenticando che politici e tecnici sono retribuiti per svolgere il compito di tutela e salvaguardia dei cittadini e del loro territorio utilizzando le normative vigenti.

“Questo è sancito non solo da leggi e regolamenti, ma dalla Costituzione. Quando si formano dei comitati cittadini, vuol dire che politici e tecnici non svolgono il loro lavoro in modo corretto, o, peggio
ancora, non sono preparati a ricoprire le cariche e compiti che vengono loro dati. Se, invece, l’apparato politico e quello tecnico funzionassero per i cittadini i comitati non avrebbero alcuna ragione di esistere.

“Un Comune è tenuto a fornire informazioni, dati tecnici, secondo il principio della trasparenza, e sopratutto
attivarsi per garantire la sicurezza ai cittadini secondo il principio di prevenzione e di precauzione: è dal mese di marzo che il Comitato via Matteotti, Comitato Marco Polo, Commissione Varignano, Comitato Pedona
Ambiente e Salute, Rete Ambientale della Versilia e Medicina Democratica hanno intrapreso una battaglia contro le
antenne selvagge, chiedendo, a politici e tecnici, di fornirgli i dati e di rassicurare i cittadini, ma questi sono latitanti, nonostante che il ‘Matteotti’ rappresenti ben 968 cittadini che hanno firmato la petizione di sensibilizzazione depositata in municipio e inviata alla Regione Toscana.

“Abbiamo chiesto in forma scritta, verbale e a mezzo stampa, ma ancora nessuno ci ha risposto. E allora lo chiediamo di nuovo urlando: quanti sono i siti istallati? Dove sono collocati sul territorio? Quali e quanti gestori ci sono e con quale tecnologia trasmettono? Dei piani di sviluppo presentati fino a oggi quante antenne sono state installate? quante ne resta da mettere? Qual è lo stato di saturazione delle installazioni ? In sostanza, vorremmo capire su tutto il territorio comunale il valore complessivo dell’inquinamento dalle onde elettromagnetiche.

“Visto che come Comitato Via Matteotti ci viene richiesta una competenza all’altezza della situazione, ci sembra
necessario far presente ai politici e ai tecnici di studiare la raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea
1999/519/CE del 12/7/1999 sulla limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi
elettromagnetici da 0 a 300 GHz: questa raccomandazione si basa su valutazioni relative ai soli effetti termici
delle radiazioni elettromagnetiche.

“La raccomandazione stabilisce e riporta dei limiti di base oltre i quali esistono effetti biologici accertati. Questi limiti, oltre che con riferimenti ai valori del campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, sono espressi in termini di tasso di assorbimento specifico di energia dei tessuti. I limite sono particolarmente importante nel caso di soggetti con difese immunitarie deboli, quale è il caso dei bambini, degli anziani o di persone già malate.

“I Comuni hanno facoltà di emettere i propri regolamenti più restrittivi, anche se ciò può rientrare poi in un
quadro di conflitto normativo fra leggi statali e leggi e norme locali – regionali o comunali, come già
detto. Ciò che hanno fatto molti Comuni, riducendo i limiti accettabili dei campi elettrici con una
convenzione liberamente sottoscritta da Comune e gestori abbassando i limiti, adottando una ‘delibera di
iniziativa popolare’.”

Di questo e altro si discuterà stasera martedì 4 novembre alle ore 21 presso la Croce Verde di Viareggio.

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