STAZZEMA. “Caro Maurizio Verona, visto il tuo ruolo di sindaco di Stazzema e rappresentante del Parco Nazionale della Pace, ti chiedo una presa di posizione relativamente alle scelta del governo italiano di non condanna del neonazismo. Purtroppo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni si è astenuto nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella votazione sulla proposta di risoluzione a proposito di lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e delle altre tendenze suscettibili di alimentare le forme contemporanee del razzismo, della discriminazione razziale, della xenofobia e della connessa intolleranza”.

Lo scrive in una lettera indirizzata al primo cittadino di Stazzema, Maurizio Verona, il segretario di Rifondazione Comunista Versilia, Mario Navari.

“Risoluzione contro il neonazismo approvata il 21 novembre 2014 dall’assemblea delle Nazioni Unite con una larghissima maggioranza (115 voti a favore, incluso Israele), 55 astensioni (soprattutto i paesi dell’ Unione Europea) e 3 no (Ucraina, USA e Canada).

La giustificazione del Ministro Gentiloni, neo ministro renziano e revisionista storico stile Pansa, afferma che l’astensione è stata motivata dal fatto che nella risoluzione non si condannano altri totalitarismi del Novecento. In questa visione di “finta memoria condivisa” emerge una grave distanza culturale dall’antifascismo e dai valori della Resistenza, elementi fondanti della Repubbilca Italiana.

Ricordiamo che in Italia esiste la legge Mancino, 25 giugno 1993 n.205, norma della Repubblica Italiana che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici ed è oggi il principale strumento legislativo che l’ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d’odio.

Al di là del punto di vista legislativo, visto lo scopo del Parco Nazionale della Pace di promuovere iniziative culturali e internazionali, ispirate al mantenimento della pace e alla collaborazione dei popoli, per costruire il futuro anche sulle dolorose memorie del passato, per una cultura di pace e per cancellare la guerra dalla storia dei popoli, penso sia necessario sentire una voce indignata che parta anche da S. Anna di Stazzema.

Potrebbero sembrare temi oramai del passato ma lo sviluppo in tutta Europa di forze di estrema-destra ci deve far riflettere ed intervenire”.

 

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