COLICHE DI RENI: UN DOLORE CHE NON TI DICO! Come un sassolino ti può rovinar la giornata…

 

Puntata 66 per DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini.

COLICHE DI RENI: UN DOLORE CHE NON TI DICO! Come un sassolino ti può rovinar la giornata…

Il DOLORE della colica renale è tra i più forti descritti nella patologia clinica: prostra il paziente che si meraviglia di come in natura ci possa essere un dolore così forte! Le donne non hanno problemi a paragonarlo almeno pari, se non maggiore, rispetto a quello del parto!

Tutto accade perché questo malefico sassolino, una volta formatosi nel rene (vedremo poi il perché) nel muoversi (finché sta fermo non da, in genere, fastidio…)  determina una ostruzione della via escretrice urinaria. Tale ostruzione produce una dilatazione a monte. Se questa dilatazione si realizza lentamente e progressivamente, può anche non dare dolore acuto o solo far avvertire una certa dolenzia (è il paziente che negli ambulatori di urologia riferisce la classica frase…”dottore!! mi sento il rene, ho un senso di peso lì”… Se la distensione però si realizza bruscamente allora son dolori! E tanti! E’ la terribile COLICA RENALE.

Come se non bastasse la maggior parte delle volte la colica inizia la notte od al primo mattino, svegliando il paziente che avverte improvvisamente un dolore acuto in sede lombare tipicamente a poussé (cioè che va e che viene) e che raggiunge il suo massimo rapidamente.

Sfortunatamente, visto il pesantissimo dolore che causano, i calcoli renali sono uno dei disturbi PIÙ FREQUENTI delle vie urinarie. Affliggono la specie umana da millenni: si sono scoperte tracce di calcoli renali in una mummia egizia risalente a 7.000 anni fa. Oggi si stima che circa il 10% della popolazione abbia avuto nel corso della propria vita un episodio di calcolosi urinaria. Gli uomini sono colpiti più frequentemente rispetto alle donne. La prevalenza di nefrolitiasi aumenta notevolmente dopo i 40 anni e continua ad aumentare fino ai 70 anni. Anche solo nella mia esperienza versiliese sono a centinaia coloro che si presentano al pronto soccorso e negli ambulatori di urologia per una colica urinaria.

Fortunatamente la maggior parte dei calcoli viene espulsa dal corpo senza che sia necessario alcun intervento medico, ma, purtroppo, ve ne sono anche alcuni che provocano sintomi di lunga durata o anche complicazioni, e che, perciò, necessitano di intervento medico, peraltro spesso solo farmacologico o tramite ultrasuoni e solo molto raramente chirurgico.

 

CERCHIAMO DI CAPIRE COSA SONO QUESTI CALCOLI E DOVE SI FORMANO.

L’attento lettore di “da uomo a uomo” già ha avuto modo di conoscere un po’ l’anatomia delle vie urinarie, ma un ripassino non fa mai male.

L’apparato urinario (o escretore) è formato dai reni, dagli ureteri, dalla vescica e dall’uretra. I reni sono due organi a forma di fagiolo (ma assai più grandi), collocati sotto le costole a metà circa della schiena, uno per lato rispetto alla colonna vertebrale.

I reni rimuovono l’acqua e i rifiuti in eccesso dal sangue producendo l’urina, mantengono anche stabile l’equilibrio dei sali e di altre sostanze presenti nel sangue. I reni producono inoltre ormoni che contribuiscono a costruire ossa forti e a sintetizzare i globuli rossi.

Gli ureteri, due stretti (ed è proprio questo piccolo lume che può essere la causa dell’arresto di un calcolo in espulsione con conseguente colica) tubicini, consentono il passaggio dell’urina dai reni alla vescica, una cavità di forma ovale che si trova nel basso ventre. Esattamente come in un palloncino le pareti elastiche della vescica si distendono e si espandono per accogliere l’urina; quando le pareti della vescica si contraggono l’urina fuoriesce dal corpo tramite l’uretra.

Accade così che i calcoli formatisi nei reni, scivolando verso l’uscita, si possano riscontrare anche negli ureteri ed in vescica.

Il CALCOLO RENALE è un ammasso duro formato dalla aggregazione di cristalli che possono essere presenti nelle urine. In condizioni normali l’urina contiene particolari sostanze chimiche che prevengono o inibiscono la formazione dei cristalli, sembra tuttavia che questi inibitori non funzionino bene in tutte le persone con conseguente sviluppo di calcoli.

I calcoli possono essere di grandezza molto variabile, da un granello di sabbia ad una pallina da golf! (fortunatamente è raro che diventino così grossi…). Se sono abbastanza piccoli (in linea teorica si dice sotto al centimetro) e non ci sono restringimenti eccessivi nelle vie urinarie, percorreranno le queste vie e verranno espulsi spontaneamente dall’organismo insieme all’urina (più spesso con colica, ma anche, nei più fortunati, senza dolore).

I calcoli renali possono contenere diverse combinazioni di sostanze chimiche, il tipo più comune (circa il 70-80% dei casi) contiene CALCIO, combinato spesso con l’OSSALATO oppure, un po’ più raramente, con il FOSFATO. Queste sostanze chimiche fanno parte della dieta normale e vanno a costruire parti importanti dell’organismo, come le ossa e i muscoli.

Un tipo meno comune (il 15% circa) è quello di ACIDO URICO, mentre quelli causati causato da un’infezione delle vie urinarie si aggirano sul 10% di tutti i calcoli, in questo caso si parla di calcoli di STRUVITE OD INFETTIVI. Infine vi sono i calcoli di CISTINA che sono, tuttavia, molto rari, meno dell’1%, ma che, quando ci sono, son dolori perché sono durissimi!

Nota bene: I CALCOLI DEL FEGATO E I CALCOLI RENALI NON SONO IN ALCUN MODO COLLEGATI! (…e meno male…). Si formano, infatti, in zone diverse dell’organismo e con meccanismo ben diversi. Insomma: chi è affetto da un calcolo biliare non ha necessariamente maggiori probabilità di sviluppare calcoli renali.

E per oggi ci fermiamo qui. Nei nostri prossimi appuntamenti parleremo della CAUSE (importanti per poi cercare di capire cosa si può fare per PREVENIRLI…), dei SINTOMI (ahi! Che dolor!), della DIAGNOSI (come non sbagliarsi… sic!), e delle CURE (davvero tanto, tanto, invocate da chi soffre le pene dell’inferno per colpa di questi indesiderati, piccoli, ma cattivi, sassolini).

 

LA FRASE DEL GIORNO (divertente e un po’ cattivella…): “CHI SOFFRE PER AMORE E’ PERCHE’ NON HAI MAI AVUTO CALCOLI RENALI…!” Fabio Fazio, Conduttore televisivo.

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ultimo aggiornamento: 13-12-2014


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