VIAREGGIO. Queste le pagelle di Viareggio-Seravezza, terminata 2-1 per i bianconeri.

VIAREGGIO

MICHELOTTI 6: Prendere un gol da trenta metri non è mai piacevole per un portiere. Ma quando il pallone si stampa sulla base inferiore della traversa e finisce dentro, più che addossare le colpe all’estremo difensore, c’è da dire bravo all’attaccante. Deve imporsi con maggiore autorità nel comandare dell’area, quando esce preferisce i pugni alla presa.

CHIMENTI 6: Nelle battute iniziali soffre la verve di Mancini, che quando lo punta riesce a trovare il varco giusto. Poi capisce come arginare il diretto avversario e gli prende la misura. Non pervenuto oltre la sua metà campo.

MONOPOLI 6: Gli capita tra i piedi qualche pallone che scotta e lui, anziché spegnere il principio di incendio, rischia di bruciarsi. Nessun armadio con cui fare a sportellate.

MARTINELLI 6: Doveva sfruttare la chance che la squalifica di Visibelli gli aveva offerto. L’avvio promette bene, poi Pegollo gli rende dura la vita. Spende un giallo con intelligenza nel secondo tempo.

SIGNORINI 6,5: Esegue magistralmente un paio di diagonali e si dimostra più preciso al cross. Un altro giocatore, rispetto alle prime uscite del Viareggio.

MARIANI 7: Si procura il tanto discusso rigore. Un guizzo nell’ennesima partita maiuscola, dove prima pensa a rincorrere i portatori di palla del Seravezza e dove poi lascia sfogare la sua corsa. Tognarelli non può più fare a meno di lui in mediana.

BUGLIO 6,5: Sfiora il gol su punizione, palla a lato di un soffio. Meno appariscente col pallone tra i piedi, ugualmente efficace in fase di non possesso. Difensore aggiunto, all’occorrenza.

CACIAGLI 6,5: Un solo errore: il tiro alle stelle al 12′ su invito di Scandurra. Non è un centravanti, ma ha comunque il gol nelle sue corde, per questo fa notizia. Non si fa però condizionare. Lo vedi correre da una parte all’altra del campo, con una logica, mai improvvisando.

BENEDETTI 6: Gli resta più volte il colpo in canna. La giocata che funziona a metà. Il dribbling è un marchio di fabbrico che non si può discutere, ma stavolta resta fine a se stesso, non impreziosito con un assist o un tiro in fondo al sacco. Quando ci prova nel primo tempo, la mira non è delle migliori (dal 38′ st FRUZZA SV).

SCANDURRA 6: Dal dischetto fa due su due, bissando Rosignano. Ha deciso la partita, ma anche contro il Seravezza pecca di ingordigia, fallendo un diagonale ed un colpo di testa dal basso coefficiente di difficoltà.

MAMMETTI 6,5: Come un diesel, gli serve un po’ di tempo prima di carburare e mettere il suo zampino sul match. Lo fa propiziando l’1-1. Il gol arriverà (dal 41′ st DISCETTI SV).

SERAVEZZA

PARDINI 6: Condannato da un autogol e da un rigore. Reattivo sull’incornata centrale di Scandurra. Il resto lo fa l’imprecisione delle zebre.

SCALI 5,5: In apnea quando Mammetti lo punta con convinzione. Nel primo tempo si concede qualche sgroppata, senza però lasciare il segno (dal 46′ st TAVONI SV).

ROMANINI 5,5: Abbandona improvvisamente  la propria zona per andare a tamponare Mammetti sull’esterno, lasciando libero un cratere per Caciagli (non sfruttato). Col fisico possente si fa sentire sulle palle alte.

PELLICCIA 5: La decisione dell’arbitro e l’astuzia di Mariani lo puniscono oltremodo. Rischia un clamoroso autogol, chiudendo in scivolata su Scandurra.

GIUDICI 5,5: Partita a due volti. Male nel primo tempo, quando non argina mai l’azione di Benedetti. Meglio nella ripresa, quando si sgancia continuamente piazzando in mezzo cross interessanti (dal 41′ st COLUCCINI SV).

D’ANTONGIOVANNI 5: Lui che nasce trequartista, confinato sul centrodestra nella mediana a tre del Seravezza appare un pesce fuor d’acqua. Quando si accentra e avanza, qualcosa combina nel fraseggio corto. Troppo poco.

CAPITANI 6: Una deviazione sfortunata. Il pregevole tentativo di anticipare le torri zebrate si rivela un boomerang. Perché la palla finirà nella porta sbagliata. Colpisce una traversa a gioco fermo, mette ordine in mezzo al campo.

TOZZI 7: Il migliore dei suoi. Corre come se al posto di due polmoni ne avesse quattro, complica la vita a Mariani nel primo tempo e dovunque si rende necessario, ci mette una pezza.

GORI 6: Pericoloso col pallone tra i piedi, dà l’impressione di poter inventare qualcosa: un tiro (ne sa qualcosa Monopoli, abbattuto) o un passaggio filtrante. Perde lucidità nel finale, divorato dalla stanchezza.

PEGOLLO 5,5: Parte bene, finisce così così. Crea più di un’apprensione a Martinelli, specie quando lo punta. Gioca troppo lontano dalla porta avversaria. E così l’efficacia in zona gol è pressoché nulla.

MANCINI 6,5: Il gol segnato al Viareggio verrà ricordato come uno dei più belli del campionato. Un siluro da lontanissimo, senza pensarci. Coordinazione ed esecuzione da applausi (dal 27′ st DA CRUZ 5,5: Non incide).

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ultimo aggiornamento: 14-12-2014


Mammetti: “Con me il Seravezza ha perso due volte su due”

Derby quasi certamente senza tifosi del Forte