VIAREGGIO. È stata identificata la donna ritrovata ieri cadavere in acqua a Viareggio, anche se gli inquirenti, almeno per il momento, preferiscono non rivelare le generalità della donna, anche per rispetto alla famiglia. L’autposia sul cadavere sarà effettuata il prossimo 31 dicembre, per ora però si esclude ci sia stata violenza sul corpo. Si tratterebbe di una donna di 30 anni circa, residente in Versilia, a Lido.

Nel pomeriggio la conferma: si tratta di  una trentenne versiliese. Gli inquirenti confermano che dalla prima ricognizione effettuata sul  corpo della ragazza presso l’obitorio dell’ospedale Versilia non appaiono segni di violenza, come era già risultato nel pomeriggio stesso di domenica. Per la mattina di mercoledì 31 dicembre dovrebbe essere effettuata l’autopsia  da parte del medico legale, Stefano Pierotti.  Al momento non si esclude neppure l’ipotesi di una estrema scelta da parte della donna, che si trovava in acqua almeno da qualche giorno. A disporre l’esame autoptico è stata la Procura della Repubblica di Lucca, da parte del sostituto Procuratore Enrico Corucci che ha aperto un fascicolo sull’episodio per capire se si sia  trattato di un suicidio, di un incidente o di una morte legata ad un eventuale episodio violento. Solo dopo questo esame ulteriore si potrà capire se la ragazza abbia subito eventuali violenze.

 Quello che in un primo momento sembrava dovesse trattarsi di un giallo, per l’identificazione della ragazza da parte dei carabinieri, che insieme alla Capitaneria di Porto sono intervenuti sul luogo del ritrovamento del corpo, si è risolto per il momento piuttosto in fretta.

(ultimo aggiornamento 16.21)

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ultimo aggiornamento: 29-12-2014


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