VIAREGGIO. La nascita del primo nipotino e la felicità di diventare nonno sono alla base del carro di Fabrizio Galli “Riempici di gioia”, che tenta di intravedere, seppure nelle difficoltà, il lato positivo.

Assuefazione, menefreghismo e mancanza di una vera partecipazione attiva alla vita politica, culturale e sociale delle nostre comunità, ha permesso a gente senza scrupoli di coltivare i propri interessi, molto spesso impunemente, determinando un dissesto sia economico che morale a danno della maggior parte delle persone. Viareggio ne è l’esempio lampante, ma il Carnevale può essere il segno vitale della voglia di riscatto.

Al centro del carro un Re Carnevale alquanto originale, una struttura di ferro, vuota all’interno. Con determinati movimenti, però, si riempirà di forma e contenuto e, così, un oggetto apparentemente freddo saprà scaldarsi e accendersi grazie al calore del Carnevale. Altro elemento fondamentale sarà il sole, anzi un mare di soli apparentemente vuoti rappresentati dai figuranti del carro che gli daranno un volto.

Come il Sole che ci riscalda gli animi e i pensieri, il Carnevale non può che riempirci di gioia. Le maschere avranno un costume double-face: da una parte avranno una sagoma vuota, dall’altra un’immagine più carnevalesca.

(Foto: Vt)
(Foto: Vt)
(Foto: Vt)
(Foto: Vt)

Le coreografie sono affidate al Centro Studi Danza che farà ballare i soli al ritmo delle musiche del baccanale. Accanto alla tradizione un pizzico di modernità. La canzone del carro sarà, per la prima volta nella storia del Carnevale, un rap scritto ad hoc per la costruzione da Luca Mengali e Sandro Paoli.

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