CAMAIORE. Inizia con una riunione, fissata per il 2 marzo alle 17.30 presso la Sala Consiliare Pierantonio Graziani, l’iter del progetto “Acque, sentieri, beni comuni. La comunità di Camaiore scrive il regolamento”, co-finanziato dall’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione. Alla riunione sono invitate tutte le associazioni attive sul territorio e tutti i cittadini che sono interessati alla tematica.
Il Comune di Camaiore ha affidato, tramite un bando pubblico, la gestione di questo percorso all’Associazione Comunità Interattive. Il soggetto si occupa tra l’altro della produzione di strumenti informativi e attività formative quali, ad esempio, un corso per l’autocostruzione dei muretti a secco.
L’obiettivo finale del progetto è la redazione di una bozza che vada a confluire nel Regolamento per la valorizzazione e la manutenzione partecipativa dei Beni Comuni, partendo da un’intelaiatura formale e normativa a cui sta già lavorando il Dipartimento di Giusrisprudenza dell’Università di Pisa.
L’Amministrazione comunale intende affrontare in modo serio e scrupoloso il tema della manutenzione partecipata, dotandosi di un dispositivo ben calato sulla realtà locale e non legato solo al sistema di sgravio fiscale, ma ad un lavoro sui beni pubblici e sui valori della comunità.

mappa storica camaioreLa tematica centrale affrontata dal percorso partecipativo è la valorizzazione di alcune aree dei “sentieri dell’acqua”, rete di sentieri, lavatoi, fonti, mulini e frantoi che collega tra loro le frazioni dell’ampio territorio del Comune di Camaiore, partendo dalle colline e allargandosi fino alla piana e al mare con il sistema delle peschiere e dei percorsi. L’ottica finale è quella della definizione di patti per la custodia attiva con i quali gruppi di cittadini (“cittadini custodi”) si impegnano a valorizzare i beni pubblici in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
La cornice in cui si inscrive il progetto è ampia e parte da uno studio sulla storia del territorio camaiorese. Già nell’estimo dell’anno 1402, erano attestate forme organizzative particolarmente efficaci. Lo statuto comunale del XV secolo prevedeva la partecipazione alla manutenzione dell’immenso patrimonio dei sentieri, delle vie d’acqua, delle gore e dei lavatoi, sino agli antichi tracciati maggiori come la via Francigena e la via Romea.
L’incontro di lunedì 2 marzo è solo il primo di un ricco calendario di eventi: focus group, seminari sull’argomento e incontri tematici porteranno alla definizione dei gruppi di cittadini custodi, in vista della conclusione dell’iter prevista per l’inizio dell’estate. Il calendario degli incontri dettagliato sarà comunicato all’approssimarsi degli appuntamenti.
Per maggiori informazioni: Ufficio Affari Generali: 0584 986500 – 0584 986272 [email protected] e http://open.toscana.it/web/acque-sentieri-beni-comuni/home

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