VIAREGGIO. “Il commissariamento della federazione Versilia di Rifondazione Comunista, votato domenica pomeriggio dalla Direzione Nazionale, rappresenta un atto di igiene politica e un passo importante nella strada faticosamente intrapresa da questo partito per tornare ad essere soggetto vivo, radicato nelle contraddizioni della società e nei movimenti di lotta”. Lo scrive Nicolò Martinelli, membro del comitato politico regionale di Rifondazione.

“Un commissariamento che mette fine ad una pratica opportunista e volta unicamente alla ricerca di prebende istituzionali, portata avanti dal gruppo dirigente che ha svuotato‎ il partito negli ultimi anni.

“Finalmente se ne va a casa chi per anni ha represso tutte le energie più giovani e fresche che questo partito aveva aggregato: nei movimenti studenteschi, nelle lotte per il diritto alla casa, con chi faticosamente si svegliava presto nel proprio giorno libero per andare a fare i Gruppi di Acquisto Popolari e sacrificava tempo ed energie per dare una mano gratuitamente ai ragazzi dei quartieri con i compiti a casa. ‘In basso a sinistra’, ci eravamo detti uscendo nel 2008 dal congresso di Chianciano. Ma in Versilia, quella svolta non tutti la praticarono.

“Con un gruppo dirigente che nel nome d‎i una parvenza di Federazione della Sinistra, ha venduto i propri giovani e la propria credibilità sull’altare di una sudditanza verso i partiti moderati utilizzando trucchetti di bassa lega come i famosi 47 voti per delega che avallarono l’appoggio al Pd nella città di Viareggio. Avveniva che, mentre i compagni dell’Unione Inquilini e della Brigata Sociale Antisfratto occupavano il Collegio Colombo per dare una risposta concreta e di lotta, i dirigenti della Federazione della Sinistra blateravano di mancato rispetto della legalità a causa di un occupazione per necessità abitativa, definendo ‘pezzenti’ e ‘sottoproletari di cui non occuparsi’ gli sfrattati.

“Scenario ripetutosi, in maniera più triste e vergognosa l’anno successivo, in occasione dell’occupazione della palazzina sfitta di via Matteotti, con l’appoggio della Federazione all’assessora Isaliana Lazzerini, che contro attivisti e occupanti minacciava l’applicazione rigida del decreto Lupi, denunce e sgomberi forzosi. Già, come lo sgombero del circolo Caracol, con un atto infame quale il cambio di serratura, attuato per chiudere una esperienza di lotta e partecipazione per lasciare una sede del partito chiusa a prendere la muffa.

niccolo martinelli

“E nonostante questo, un ringraziamento va ad alcuni compagni coraggiosi che nonostante tutto hanno rinnovato la tessera, fondando il Circolo Caprili, vero e proprio baluardo in direzione ostinata e contraria. E un grazie enorme va anche a chi, in circoli come Massarosa e Pietrasanta, non si è rassegnato, e ha ingollato bocconi amarissimi, mettendoci la faccia per il senso di responsabilità che caratterizza ogni comunista: la responsabilità storica di tenere aperta una alternativa alle politiche privatizzatrici delle destre e del Pd, anche quando i venduti che ti guidano dicono che sei un matto e che l’importante é spartirsi la torta.

“Ma un grazie, va soprattutto ai tanti compagni di lotta di questi anni, interni ed esterni a Rifondazione Comunista. Che hanno compreso la situazione e, sebbene scettici sulla possibilità di un partito diverso in Versilia, hanno sempre trattato con dignità e rispetto le nostre posizioni, la nostra battaglia interna al partito e la nostra autonomia all’interno del quadro ampio della sinistra di classe.

“Con il commissariamento, sicuramente tardivo ma fondamentale, si apre una fase di riassetto e ricostruzione. Ricostruzione di una credibilità dei comunisti all’interno delle lotte. Ricostruzione di un partito che sia motore di un cambiamento radicale della società e non si limiti a rappresentarlo, né tantomeno stia dalla parte di sfruttatori e palazzinari come avvenuto in passato. Ricostruzione dei Giovani Comunisti come strumento adeguato a reggere il livello dello scontro con il capitale, a disposizione dei nuovi conflitti sociali per il diritto allo studio, al salario, al reddito e alla casa, con spirito di organizzazione, formazione politica e unità massima a partire dalle lotte.

“Ricostruzione, in fondo, del senso stesso che ha per noi definirsi compagni nell’epoca della politica iper-personalizzata fatta ad uso e consumo di chi ci vorrebbe soli come atomi, a doverci guardare le spalle l’uno dall’altro.

“Rivolgo un caloroso augurio di buon lavoro alla commissaria designata dalla Direzione Nazionale, la compagna Monica Sgherri, che avrà tutto il supporto e la collaborazione che a Viareggio e in Versilia saremo grado di darle in questa pur faticosa fase piena di incombenze politiche, con Viareggio Bene Comune per Filippo Antonini sindaco”.

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ultimo aggiornamento: 01-04-2015


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