VIAREGGIO. “Ancora una volta come spesso accade in politica si fa la scelta di parte più comoda – consiglio comunale la mattina alle dieci – adducendo motivazioni legate al risparmio e al dissesto e poi in maniera ridicola la si giustifica dicendo ‘in passato senza stare attenti a queste spese sono state create voragini’. Perché dico più comoda? È evidente che il sindaco e due assessori non risiedendo in città non vogliono fare tardi nel tornare alle loro rispettive dimore capannoresi e fiesolane”. Lo scrive Antonio Batistini, consigliere comunale del Pd.

“Ma facciamo un po’ di riassunto sulla vicenda: vengo a sapere che c’è l’intenzione di convocare il consiglio comunale venerdì mattina 3 luglio, per cui chiamo celermente il segretario generale Lazzarini e faccio presente che per rispetto nei confronti di chi lavora e fa parte del consiglio, o semplicemente lavora e vorrebbe assistere alla seduta, sarebbe opportuno farlo di sera.

“Il segretario gentilmente mi risponde che ne avrebbe parlato col sindaco, e successivamente mi conferma di averlo fatto. Il risultato è quello di ‘premiarmi’ anticipandolo a giovedì mattina.

antonio batistini“Questa è la cronaca dell’accaduto. Ognuno dia pure il giudizio che preferisce: a me preme solamente puntualizzare che la democrazia non ha prezzo e quando si limitano i diritti delle persone a partecipare o assistere all’assemblea più importante della città significa avere una concezione ‘strana’ della cosa pubblica. Per questo credo che come consiglieri comunali dovremo chiedere un incontro al Prefetto.

“C’è necessità di risparmiare perché siamo in dissesto? Caro sindaco stai tranquillo – o, se preferisci, sereno: su questo vigilerò per tutto il mandato e ti assicuro che puntualmente indicherò (se ci saranno) gli sprechi. Vogliamo risparmiare sul consiglio comunale? Facciamo una riflessione comune sui gettoni di presenza, sull’indennità del presidente del consiglio e, se siete d’accordo, destiniamo il risparmio a favore della trasparenza e dei consigli comunali fatti la sera.

“A proposito signor sindaco, voglio ricordarle che la prossima data di convocazione del consiglio comunale non toccherà più a lei ma, come dice l’articolo 37 comma 1 del regolamento del consiglio comunale, ‘la convocazione del consiglio comunale è effettuata dal presidente’. Spetterà quindi al presidente del consiglio comunale, nel suo ruolo di garante del consiglio e dei consiglieri, assicurare la massima partecipazione di tutti trovando una soluzione a questo falso problema creato con un po’ di arroganza”.

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ultimo aggiornamento: 04-07-2015


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