CAMAIORE. La terza edizione itinerante del Festival Gaber in Toscana si tiene dal 3 luglio al 3 agosto e la Fondazione Gaber, in collaborazione con le amministrazioni comunali, e con il sostegno della Regione Toscana, ha realizzato 30 appuntamenti in 21 suggestive località, fra le quali spicca il mini-festival a Camaiore, con ben 7 rappresentazioni, dal 18 al 26 luglio, dando spazio per la terza volta alla Rassegna COMeInCAmaiore, la tradizionale manifestazione nella centrale Piazza XXIX Maggio, applaudita da migliaia di spettatori, accorsi anche da altre località.

L’inaugurazione della rassegna è affidata a Le Strade di Notte, l’evento popolare organizzato e diretto dal drammaturgo-cantautore Gian Piero Alloisio, in calendario per sabato 18 luglio.

Una “mega compagnia” musicale, teatrale e spettacolare composta da centinaia di artisti, professionisti e amatoriali, che animerà per quattro ore le vie del Centro Storico di Camaiore interpretando quel Teatro-Canzone che Giorgio Gaber e Sandro
Luporini, per molte estati, hanno scritto a Montemagno, la suggestiva collinetta proprio sopra Camaiore.

Il pubblico verrà diviso in piccoli gruppi di circa 50 spettatori; ognuna delle quattordici scene durerà circa 5 minuti, gli artisti ripeteranno la loro scena ogni volta che avranno davanti un gruppo di nuovi spettatori. Gian Piero Alloisio dirigerà l’intera serata che si presenta come una sorta di notte bianca “gaberiana” (vedi pianta allegata).
Di seguito le tappe:

Giardino interno di Via IV Novembre – Andrea Faccioli in “Giotto da Bondone”
In un giardino interno antico e misterioso, accanto a un pozzo, alla luce di piccoli fuochi, troviamo Andrea Faccioli. Il giovane artista bolognese, che nella scorsa edizione de “Le strade di notte” ha avuto un grande successo come cantante del gruppo “L’intenzione del volo”, si cimenta questa volta in veste di attore con un monologo tratto dallo spettacolo Anche per oggi non si vola del 1974. Il testo narra la storia del giovane Giotto che, in un mondo in cui il cielo viene sempre dipinto d’oro, cerca di inventare un cielo più vero, più reale. Dopo molti tentativi, si accorge che la soluzione è davvero molto semplice…

Parco Giochi Giovanni XXIII – Maurizio Marchetti in “La ragnatela”
Nell’ambiente contemporaneo di un parco giochi di plastica e acciaio molto illuminato, troviamo Maurizio Marchetti. Artista di strada viareggino con esperienza internazionale, fondatore della Compagnia del “Gran Mastro Burattinaio”, Marchetti ci propone un’ animazione suggestiva e coinvolgente ispirata a “La ragnatela”. Il brano, tratta dallo spettacolo Anche per oggi non si vola del 1974, rappresenta un uomo che, a ogni parola che pronuncia, si trova avvolto sempre di più da un filo di ragno, prima sottile e rarefatto e poi sempre più soffocante. Parlando e parlando per cercare soluzioni, l’uomo si ritrova ad essere contemporaneamente ragno e preda, imprigionato dalla ragnatela.

Scuderie Borbone – Michela Lombardi e Nino Pellegrini in “Le strade di notte”
Nel retro di un laboratorio di falegnameria, un tempo sede delle Scuderie Borbone, troviamo Michela Lombardi. L’artista camaiorese, segnalata dalla stampa specializzata fra le prime dieci jazz vocalist italiane, ci propone la canzone di Gaber che dà il titolo allo spettacolo. Scritta nel 1961, parla di un uomo che, camminando solitario nella notte, prefigura il momento in cui sarà a casa dalla sua donna. Così vuote, le strade di notte gli sembrano più gandi, fose troppo. Il contrabassista Nino Pellegrini accompagna la Lombardi in questa affascinante performance.

Chiesina di San Michele – Gian Piero Alloisio in “Ora che non son più innamorato”
Nella bellissima Chiesina di San Michele, una canzone davvero straordinaria tratta dall’album I borghesi del 1971. Interpretata da Gian Piero Alloisio, amico di Giorgio Gaber e ideatore dell’intero evento “Le strade di notte”,  parla del valore che acquista la relazione d’amore fra un uomo e una donna proprio quando la passione svanisce e subentrano la stanchezza, l’insofferenza, il tradimento. Gian Piero Alloisio è autore e interprete di teatro e canzoni e, oltre a una lunga collaborazione con Giorgio Gaber, ha scritto per Francesco Guccini, Ombretta Colli, Eugenio Finardi, Arturo Brachetti, Paolo Graziosi, Teatro della Tosse e Teatro Stabile di Genova.

Contrada la Rocca – Il Teatrino di Jacopo Gori in “La sedia da spostare”
“Le strade di notte” è un evento musicale e teatrale che affronta canzoni e monologhi di Gaber-Luporini con tanti linguaggi diversi. Così il viareggino Jacopo Gori, veterano degli spettacoli itineranti del Festival Gaber, ci propone il suo divertentissimo teatro dei burattini. Tratto dallo spettacolo del 1995 E pensare che c’era il pensiero, “La sedia da spostare” è un attualissimo dialogo fra due politici di fazioni opposte che discutono sui modi e i tempi in cui spostare una sedia. Si tirano in ballo la Costituzione, la Democrazia, la Destra e la Sinistra. Ma la sedia, intanto, rimane lì…

Teatro dell’Olivo – Roberta Alloisio e Gianni Martini in “Verso il terzo millennio”
Il Teatro dell’Olivo è uno dei teatri d’epoca più belli della Toscana. In quest’occasione ospita due grandi artisti: Roberta Alloisio (Targa Tenco, Premio Città di Loano, Premio Teresa Viarengo e interprete di tanghi con Louis Bacalov e Walter Rios) e Gianni Martini, il chitarrista che per 18 anni ha accompagnato Giorgio Gaber nei teatri di tutta Italia. Eseguono un  brano struggente tratto dall’album La mia generazione ha perso del 2001. Due amici discutono del tragico bilancio sull’umanità che si appresta ad entrare nel Terzo Millennio: tutte le critiche sono vere, ma ancora più vera è la speranza.

Monumento ai Caduti del Parco della Rimembranza – Federico Sirianni in “I reduci”
Federico Sirianni è anch’egli un veterano degli spettacoli itineranti del Festival Gaber. Cantautore blasonato e pluripremiato (Premio Bindi, Permio Recanati e non solo), ci propone un  brano che acquista ancor più forza proprio per il luogo in cui viene eseguito: il Monumento ai Caduti. La canzone “I Reduci” infatti, tratta dallo spettacolo  Libertà obbligatoria del 1976, parla di quei giovani che con entusiasmo si sono sacrificati agli ideali delle grandi contestazioni studentesche degli anni ’70. Dedicato a tutti i giovani che si sono ritrovati a vedere infrante tutte le loro speranze di rivoluzione e di cambiare il mondo.

Gazebo del Parco della Rimembranza – Laerte Neri in “Secondo me gli italiani”
Il monologo, tratto dallo spettacolo Un’idiozia conquistata a fatica del 1997, analizza in modo lucido e ironico le caratteristiche del popolo italiano e il loro rapporto con l’amata/odiata Italia. Gli italiani, nonostante tutto, riescono a trasformare il loro paese in un luogo vivibile e allegro. Laerte Neri, attore versiliese del gruppo “Coquelicot Teatro”, ci offre questo divertente affresco recitando sotto un piccolo gazebo ottagonale situato in un prato, illuminato da fuochi, accanto a una fontana.

Civico 172 di Via Vittorio Emanuele – Willie Peyote in “Buttare lì qualcosa”
Tratto dallo spettacolo Anche per oggi non si vola del 1974, “Buttare lì qualcosa” è un testo profondamente “giovane” e anarchico, che smaschera un certo buonismo e un certo impegno sempre meno sincero e sempre più interessato. Ci si dona per educare i figli, per insegnare ai giovani, per cambiare il mondo in meglio, ma lo si fa solo per avere un pò di potere. L’esperimento di riprendere e attualizzare, nel linguaggio contemporaneo dell’hip hop, questo tema squisitamente “gaberiano”, è affidato a Willie Peyote, un giovane rapper torinese vincitore del talent per nuovi autori di canzoni di Universal Music “Genova per voi”.

Atrio del Museo Tori-Massoni – Carla Peirolero in “Secondo me la donna”
Carla Peirolero è una figura storica del teatro d’innovazione genovese. Collaboratrice del Teatro Stabile di Genova, ideatrice e regista dell’internazionale “Festival Suq”, ha partecipato al genere del “teatro itinerante” fin dai primi esperimenti alla fine degli anni ’80. A lei è affidato un monologo tratto da Un’idiozia conquistata a fatica, spettacolo del 1997. “Secondo me la donna” analizza l’universo femminile e il suo rapporto con quello maschile con insieme l’ironia e la dolcezza tipiche del Signor G.

Pedana davanti al Bar del Dotto – Silvia Frieda Sopranzetti ed Enzo Ferraro in “Isteria amica mia”
Alla voce espressiva di Silvia Frieda Sopranzetti, artista nata a Firenze ma romana d’adozione, è affidato un blues straordinariamente comico, tratto dallo spettacolo E pensare che c’era il pensiero del 1995. “Isteria amica mia” è lo sfogo sempre più esagerato di un uomo talmente coinvolto dalla politica da rimanere, alla fine, da solo con la sua amica isteria che gli fa scegliere tutto e il contrairo di tutto. Accompagna la Sopranzetti il pianista Enzo Ferraro.

Piazza San Bernardino da Siena – Leela Huma Show in “L’attesa” (con la partecipazione de “I ragazzi di Nic”)
Leela Huma Show è una compagnia di arti circensi di livello internazionale. Ha partecipato a tutte le edizioni de “Le strade di notte” proponendo ogni volta rivisitazioni oniriche e spettacolari dei brani di Gaber-Luporini. Supportata dal contributo di cinque giovanissimi musicisti versiliesi, che suonano anche all’interno di gigantesche figure, Leela Huma ci propone il testo solo recitato della canzone “L’attesa”, tratta dall’album Anni affollati del 1981. Il testo analizza il sentimento di sospensione e di attesa che ancora oggi, a più di trent’anni da quando è stato scritto, sembra definire la situazione attuale. I ragazzi del quintetto musicale sono: Andrea Milano (sax), Tommaso M. Parducci (contrabbasso), Alessandra Petrucci (piano), Davide Santerini (percussioni), Giorgia Patti (voce).

Scaletta di Via delle Muretta – Simone Pucci in “L’anarchico”
Monologo tratto dallo spettacolo Anni affollati del 1981, “L’anarchico” ci parla della sconcertante presa di coscienza di un uomo talmente sicuro di odiare tutto il mondo da vedere tutte le sue certezze cadere nel momento in cui, di fronte a un violento incidente stradale, si sente male e sviene. Simone Pucci, artista cresciuto nel Piccolo Teatro della Versilia, esperto attore di teatro itinerante, accoglie il pubblico dall’alto per sputargli addosso sentenze…. e non solo.

Ballatoio di Via delle Muretta – Cristina Nico in “L’illogica allegria”
Cristina Nico è una giovane rocker genovese che ha già avuto vari riconoscimernti nel mondo della canzone d’autore, vincitrice del Premio Bindi 2014 e di altri Premi nazionali, ci presenta una canzone scritta da Giorgio Gaber e Sandro Luporini nel 1981 e presente in vari album del Signor G. Il testo racconta di come a volte, in determinate condizioni, le persone provino un sentimento di benessere e di allegria senza alcun motivo apparente. Un’illogica allegria, appunto, malgrado il pessimo andamento del mondo che ci circonda.

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