VIAREGGIO. “Molti esponenti del Pd versiliese, in queste settimane, hanno espresso le loro opinioni, personali o di corrente, sui risultati elettorali e gli atteggiamenti politici da tenere. Dopo la riunione dell’assemblea del Partito Democratico della Versilia, tenuta con la partecipazione del segretario regionale Dario Parrini, esprimo anche io il mio punto di vista”. Inizia così un intervento di Giuseppe Dati, commissario del Pd di Viareggio e segretario della federazione versiliese del partito.

“La Versilia, ancora una volta, non ha eletto con le preferenze un consigliere regionale di centro sinistra, come accade regolarmente da vent’anni. L’ultima volta che ci riuscimmo fu 25 anni fa, nel 1990. Il problema è più nella capacità della Versilia di esprimere preferenze che nei risultati complessivi del Pd come partito, perché il Pd versiliese è quello che dal 2010 al 2015 ha segnato il progresso percentuale più forte tra le tredici federazioni della Toscana. Nessun altro, in Toscana, ha fatto meglio di noi.

“La lista del Pd ottiene un grande successo in Versilia e, tuttavia, non riesce a eleggere un consigliere espressione diretta di questo territorio. Lo dicono i numeri: non solo i due ‘lucchesi’ più votati hanno sopravanzato il più votato dei versiliesi, ma i cinque candidati della Lucchesia hanno raccolto complessivamente 34.153 preferenze – in media 6.830 ciascuno – e i tre della Versilia 13.181, in media 4.393. Come dire: la Lucchesia ha una capacità di esprimere preferenze una volta e mezzo superiori alla nostra.

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“Abbiamo perso a Pietrasanta. Faremo un’opposizione nell’interesse della città. Lavoreremo per costruire una classe dirigente più coesa e più capace di rappresentare gli interessi e i valori dei Pietrasantini. Anche a Viareggio faremo un’opposizione costruttiva nell’esclusivo interesse dei viareggini. Faremo il tesseramento 2015 e poi il Congresso, in un percorso di condivisione, se ci sarà la disponibilità di tutti a condividere”. Proprio ieri il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha dichiarato che si aspetta gesti di apertura da parte del Pd e che non sarà lui a fare il primo passo.

“Coloro che si sono candidati o sono stati promotori di liste in concorrenza con il Pd, come prevede lo Statuto – e anche il buon senso -, non possono più fare parte del nostro partito. Visto che si tratta di gruppi organizzati che hanno spesso alimentato divisioni e scontri di potere, crediamo che la loro uscita faciliterà il processo di rinnovamento e ricostruzione del Pd viareggino.

“Ora tocca a Del Ghingaro gestirli: auguri. Come gli facciamo gli auguri di governare bene, nell’interesse della città. Noi giudicheremo solo dai fatti, senza pregiudizi. Le nomine fatte fino a ora e le metodologie utilizzate non ci sono piaciute, in particolare la nomina ad assessore e a capogruppo di maggioranza di due esponenti che, tradendo il mandato elettorale ricevuto nelle liste del Pd, hanno fatto cadere la giunta del loro stesso partito (Sandra Mei e David Zappelli, ndr).

“E poi ci sono la nomina a presidente del Festival Pucciniano, con modalità discutibili, di una persona che ha cause in corso contro lo stesso Festival e il brutale defenestramento di persone capaci ma non gradite politicamente. Ma non ci fermeremo a questi primi giudizi negativi. Vedremo con il tempo, giudicheremo dagli atti”.

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giorgio del ghingaro giuseppe dati pd viareggio

ultimo aggiornamento: 17-07-2015


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