VIAREGGIO. “Che Giorgio Del Ghingaro fosse un tipo autoritario si sapeva: a Capannori ha mandato via due assessori che, messi alle strette, hanno lasciato l’incarico per ‘mancanza di dialogo’ col primo cittadino. D’altronde Del Ghingaro è uomo che crede fermamente nelle sue idee e capacità, allergico alle critiche e al pensiero divergente: lo diceva una leggenda che viene da lontano, di cui ora possiamo verificare la veridicità anche sulle rive del Tirreno”. Lo scrive Giulio Zanni, capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

“Questo è lo stile. Dunque non sorprendono il Movimento 5 Stelle le parole indirizzate dal neo sindaco, intenzionato a mettere un freno all’ingerenza dei media a palazzo comunale, ai cronisti, che sono stati invitati a cambiare approccio per essere confacenti al decalogo di corte che per il futuro prevede periodici question time ben programmati per non sottrarre prezioso tempo al lavoro della giunta.

“Blindare il palazzo ai cronisti non mi pare che vada in favore della trasparenza dell’azione amministrativa e del dialogo con i cittadini considerato che i media sono il trait d’union con la città. D’altronde chi gli sta intorno pende dalle sue labbra, nessuno osa contraddire e tutti sono in ossequiosa riverenza: in questo clima di sottomissione consensuale figuriamoci se Del Ghingaro vuol sentirsi ogni giorno col fiato sul collo e sotto interrogazione da parte dei giornalisti.

“Peccato che il sindaco non ha dei sudditi ma dei cittadini, che tra l’altro in buon numero contestano il fatto di essere stati bannati dal sito comunale (in realtà la pagina Facebook del Comune di Viareggio, ndr), e che hanno il diritto di essere informati. E dei professionisti che devono poter svolgere senza intoppi il loro lavoro, che è quello pungolare e a volte criticare chi amministra, portando all’attenzione del pubblico tutto quello che succede dentro il municipio.

Giulio Zanni
Giulio Zanni

“Il periodo tra l’altro è di massima attenzione e l’Amministrazione sarà sorvegliata speciale visto che dovrà fare mosse ben calibrate per gestire al meglio il dissesto e la città ha sete di risposte provenendo da una fase di stallo come appunto quella del commissariamento. Proprio a tal riguardo siamo avvisati, perché del Ghingaro lo ha detto chiaro, non può certo perdersi dietro alle ‘beghette quotidiane’, che a lui non interessano. Oltre ai massimi sistemi ci sono anche tante piccole questioni da risolvere, che messe insieme fanno la buona amministrazione di una città: sono quelle che si trova a fronteggiare il cittadino, il quale forse ancora non si è accorto che il Comune di Viareggio è diventato come la Casa Bianca.

“Question time dunque per una questione di stile – come ha sottolineato il sindaco -, di sobrietà e di risparmio di tempo che non può essere sacrificato troppo per dialogare con i media. Ma sarà vero? Bisognerebbe farla finita di nascondersi dietro alle parole: non vorrei che fosse un modo per tenere a bada l’opinione pubblica cercando di gestire e dosare le informazioni secondo le opportunità politiche del momento limitando la conoscenza e la partecipazione dei cittadini alla vita politica della città come nel caso dei consigli comunali convocati di mattina. Nonostante le richieste di molti consiglieri di programmarli come era di consuetudine la sera e qualche assessore si fosse detto disponibile a valutare la cosa, il sindaco dice di no e tira dritto con tutti i suoi, consenzienti, invocando l’economicità di tale scelta.

“Ebbene bisognerebbe valutare se c’è effettivamente un risparmio, e allora siamo tutti d’accordo, ma il sindaco dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio rinunciando all’auto blu con relativo autista. Nel che caso non si possa fare altrimenti chiediamo comunque che venga messa a disposizione la registrazione in streaming delle prossime sedute del consiglio comunale per dare l’opportunità a ciascuno di seguire da vicino gli interessi della propria città”.

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ultimo aggiornamento: 19-07-2015


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