VIAREGGIO. “In attuazione dell’accordo stipulato insieme ai Comuni di Camaiore e di Viareggio e all’Arpat, il Consorzio di bonifica Toscana Nord, ha iniziato da giovedì la pulizia della Fossa dell’Abate, che nel periodo estivo viene letteralmente invasa dalle alghe”. Lo scrive il Consorzio, in una nota per la stampa.

“L’accordo firmato i primi di luglio, al termine di un tavolo di confronto convocato dal presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi, al quale presero parte i sottoscrittori, prevede che le amministrazioni comunali si facciano carico economicamente dello smaltimento,  mentre la rimozione viene compiuta dal consorzio bonifica, che provvede a liberare lo specchio d’acqua dalle alghe e a depositarle in un cassone scarrabile dove rimangono un paio di giorni a seccare. A questo punto interviene Sea Ambiente, che, su mandato dei comuni di Camaiore e Viareggio, si occupa dello smaltimento tramite conferimento in discarica”.
“Il fenomeno delle alghe è naturale, ma lo scenario mal si combina con il turismo e la balneazione – spiega Giuseppe Bigongiari, amministratore dell’Ente di bonifica – comprendiamo le ragioni e le preoccupazioni espresse dalle associazioni dei balneari versiliesi e di buon grado ci siamo impegnati da subito per trovare una soluzione ottimale a questo annoso problema e così faremo in futuro anche per altre eventuali problematiche che riguardano la categoria”.
Le alghe, che come precisa anche Arpat, sono innocue per la salute, ogni anno invadono  la Fossa dell’Abate, sopratutto nell’ultimo tratto vicino al mare dove, a causa delle alte temperature e della stagnazione dell’acqua, si forma un vero e proprio acquitrino con un microclima ottimale per la fioritura spontanea. A meno di forti temporali, la foce del canale è infatti sempre chiusa da una duna sabbiosa formata dal moto ondoso del mare, la cui forza vince la scarsissima spinta delle acque interne del fiume, che nel periodo estivo, è placido e tranquillo.

“Soprattutto nel tratto terminale, dalla via Fratti fino al mare, la rimozione delle alghe deve essere fatta manualmente con i rastrelli – spiega il Presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – Non possiamo intervenire diversamente perchè non ci sono gli spazi sulle sponde per poter operare con un escavatore, nè lato Camaiore, nè lato Viareggio. Chiaramente in queste condizioni le operazioni richiedono un tempo maggiore, che auspichiamo si limiti a una settimana di lavoro continuato. Comunque già solo dopo un paio di giorni da quando abbiamo iniziato, l’aspetto della foce è notevolmente cambiato”

Da capire ora se Viareggio tirerà fuori qualche euro per la rimozione della alghe. Da parte sua il Comune di Camaiore ha già detto di essere disponibile a prendersi carico della sua parte (il 50%), ma dal limitrofo Comune continuano a fare, almeno per ora, orecchie da mercanti.

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