VIAREGGIO. “L’intervento dell’Ispettorato del Lavoro che ha portato alla luce e sanzionato l’utilizzo di personale in nero in due ristoranti versiliesi mette in evidenza la sola punta dell’iceberg del lavoro sommerso nel turismo in Versilia, che purtroppo da sempre rappresenta buona parte della regola e non l’eccezione e che abbiamo già denunciato in diverse occasioni”. Lo scrive Valentina Gullà, segretaria generale della Filcams Cgil di Lucca.

“Riteniamo che, al di là del trend positivo di arrivi e presenze sul territorio già segnalato dai dati relativi all’anno scorso pubblicati a febbraio dall’Ufficio Turistico della Provincia di Lucca, in nessun caso vi siano scuse valide per l’impiego di personale in nero. Le prospettive di rilancio e sviluppo del settore non possono prescindere da quello che dal nostro punto di vista rappresenta l’elemento fondamentale – il decent work, ossia il lavoro con tutele e diritti, il cui costo non rappresenti la prima voce nell’elenco dei tagli delle aziende e la cui valorizzazione rappresenti invece un fattore centrale per la valorizzazione delle aziende stesse. Il lavoro nero è una piaga vergognosa da combattere con ogni mezzo perché rappresenta la massima umiliazione, la negazione di ogni diritto. La crisi occupazionale non può essere un alibi.

filcams_cgil-converted“Ma se il lavoro nero è la nostra prima preoccupazione, la stessa attenzione va posta sulle ormai infinite forme del lavoro grigio – come ad esempio denunciavamo un anno fa a proposito delle cameriere ai piani pagate non a contratto ma a camera – così come sull’attuazione delle condizioni della ‘buona occupazione’: contratti a termine con durata minima a garanzia del diritto alla Naspi, preferenza di contratti a termine e stagionali rispetto a contratti a chiamata, weekend e a voucher, rispetto dei contratti integrativi territoriali.

“In questo difficile contesto si inserisce inoltre il mancato rinnovo, da quasi tre anni, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Turismo per i lavoratori dei pubblici esercizi quali bar, ristoranti, pizzerie e fast food. Riprenderanno a breve le mobilitazioni anche per questa importantissima trattativa, che riguarda fino a un milione e 400mila lavoratori nel periodo estivo e per i quali già sono a rischio diritti e tutele per effetto delle recenti novità introdotte dal Jobs Act.

“Su tutti questi temi è importante che si apra una seria riflessione anche a livello istituzionale e che fra le priorità dell’agenda politica delle amministrazioni vi sia quella di aprire un tavolo operativo sulla legalità nel mondo del lavoro”.

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ultimo aggiornamento: 11-08-2015


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