SERAVEZZA. L’Amministrazione comunale di Seravezza esprime con grande affetto e sentimento di profonda stima le proprie condoglianze alla famiglia di Manlio Cancogni.

In particolare un abbraccio sentito va alla moglie Maria Vittoria, compagna di una vita, alla figlia Alessandra e ai nipoti.

Giornalista e scrittore, professore universitario, Manlio Cancogni è un esempio del meglio che la Versilia ha saputo dare e anche “prestare” al di fuori del suo territorio. La sua attività e la sua costante esigenza di ricerca – per sua stessa ammissione quasi un sentimento di irrequietudine – lo hanno portato a viaggiare in tutta Italia, in Europa e perfino negli Stati Uniti, ma il suo cuore è sempre rimasto versiliese.

Un grande tra i grandi della sua epoca, è senz’altro stato parte di quella classe di intellettuali, uomini tutti d’un pezzo, che hanno vissuto, interpretato e saputo raccontare l’Italia nel corso di tutto il Novecento.

Affermano il Sindaco Ettore Neri e l’Assessore Valentina Salvatori: “Grati del suo lavoro e del suo impegno, della sua massima onestà intellettuale e acuta capacità di osservazione, l’Amministrazione comunale di Seravezza con grande orgoglio ha conferito a Manlio Cancogni la cittadinanza onoraria nell’aprile dello scorso anno. In quell’occasione, in un incontro avuto a casa sua, abbiamo avuto la possibilità di conoscerlo più da vicino e di rimanere colpiti dal suo sguardo, rimasto attento e penetrante nonostante l’età, e dalla sua voglia di chiedere e domandare. Con una certa ironia ha ricordato anche la sua esperienza di Consigliere comunale di Seravezza. Un incontro breve ma prezioso, di quelli che ti lasciano l’appagante sensazione di uscirne più ricchi”.

Su espressa volontà dello scrittore, saranno proprio le colline seravezzine ad accogliere le sue ceneri nel cimitero di Basati.

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