LIDO DI CAMAIORE. Il poliziotto che lo scorso agosto aveva sparato alcuni colpi in aria a seguito dell’inseguimento di un’automobile con a bordo tre banditi a Lido di Camaiore è stato “demansionato”, e dunque in qualche modo punito, dai vertici della Polizia di Stato: a darne notizia è stato il segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini durante il suo intervento alla festa de Il Giornale in corso di svolgimento alla Versiliana a Marina di Pietrasanta.

Salvini, intervistato dal direttore del quotidiano Alessandro Sallusti, ha dichiarato di aver trascorso alcuni giorni di vacanza in Versilia con la figlia e di aver parlato personalmente con “l’agente che ha sparato a Lido di Camaiore”. “Ha risposto al fuoco dei banditi, è finito in ospedale ed è stato anche demansionato. Questa è l’Italia”, ha affermato Salvini tra gli applausi del pubblico.

Eppure, stando alle ricostruzioni della vicenda effettuate sino ad ora, il gruppo di tre malviventi – tutti italiani di etnia sinti – non era armato e, dunque, il poliziotto non avrebbe risposto ad alcun colpo sparato contro di lui (come invece emerge dalle dichiarazioni di Salvini) e per questo è stato sottoposto a indagini.

Salvini ha poi aggiunto di avere incontrato anche l’associazione Il Mondo Che Vorrei, onlus che raccoglie i superstiti e i famigliari delle vittime della strage di Viareggio. “Mi hanno spiegato che dopo 7 anni non c’è ancora una sentenza”.

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ultimo aggiornamento: 11-09-2015


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