VIAREGGIO. “Vorrei ricordare che il mio intervento è stato scritto con serenità e consapevolezza del ruolo terzo che rivesto ed è mosso dal clima poco costruttivo e democratico che c’è stato fino ad oggi a Viareggio nelle sale e negli uffici del consiglio comunale”. Così Paola Gifuni, presidente del consiglio comunale di Viareggio, si difende dalle critiche di Alessandro Santini di Forza Italia.
“Dopo la visita dei capigruppo di minoranza a Lucca presso la Prefettura, che chiedevano una mozione di sfiducia nei miei confronti, ho ritenuto di dover rispondere solo dinnanzi al nostro prefetto alle loro istanze provocatorie. Non capisco a riguardo quindi né le offese di Santini in quella volgare lettera di insulti rivolta alla mia persona ed a quella del sindaco, che mai si è trasformata in una mozione di sfiducia come erroneamente ha scritto la stampa – sia chiaro, non è mai stata firmata da altri consiglieri. E così è stato.
“Riporto a tale proposito integralmente il mio intervento, rifacendomi ancora una volta al significato antropologico dell’educazione alla sconfitta che non è un’offesa contro chicchessia ma un concetto che tutti coloro che provano la sconfitta dovrebbero attuare per migliorare il confronto democratico con tutti.
“Ringrazio ancora il prefetto Giovanna Cagliostro per i consigli che abbiamo ricevuto sperando che tutti ne possano far tesoro ed auguro alla maggioranza e all’opposizione tutta un buon lavoro per il bene di Viareggio, ricordando a tutti i consiglieri che il presidente rappresenta l’intero consiglio comunale ma ne deve tutelare altresì la ‘dignità’ del ruolo, quindi non accetto che venga strumentalizzato politicamente da nessuno né il mio discorso né il mio ruolo.
“Non c’è regola né carica che tenga: quando una persona viene attaccata con offese ed insulti personali deve rispondere. Non cado in questi tranelli. State sereni e continuiamo a sprecare energie solo per il bene di Viareggio”.
