Torna l’inno del Granducato per la Festa della Toscana

FIRENZE. La Festa della Toscana riparte dal Granducato, radici piantate nelle riforme del sovrano educato alla più importante corte d’Europa e occhi rivolti al presente. Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, presenta titolo e temi dell’edizione 2015, dedicata a Pietro Leopoldo, anzi “alle sue riforme interpretate in epoca attuale”. Ma soprattutto illustra, in una conferenza stampa appositamente convocata, il vademecum su quanti – e come – possono accedere alla concessione di finanziamenti in compartecipazione per iniziative realizzate nell’ambito della Festa.

Giani scorre i grandi capitoli che iscrissero il Granducato nella modernità: le riforme economiche (le liberalizzazioni); le comunità (enti locali e identitari), lo scioglimento delle corporazioni e la costituzione delle camere di commercio, i diritti umani. A questi ultimi è ispirata la Festa della Toscana, è noto, ma “lo sguardo attuale”, quest’anno, s’immergerà dentro le importanti, innovative, misure figlie dei due decenni di governo di Pietro Leopoldo. “La Toscana era uno Stato”, ricorda Giani. E così il 30 novembre, per la tradizionale seduta solenne del Consiglio regionale, la filarmonica Rossini quest’anno suonerà anche la Leopolda, l’inno del Granducato. “Diventerà un appuntamento fisso – annuncia il presidente -: le sedute del Consiglio saranno precedute dalla Leopolda oltre che dall’Inno di Mameli”. L’altro appuntamento solenne alla Pergola di Firenze, il 28 novembre, per la grande manifestazione con tutti i comuni della Toscana.

La novità del vademecum sull’avviso pubblico, divulgato in conferenza stampa e frutto del lavoro degli uffici competenti, viene inserita da Giani nella disponibilità del finanziamento complessivo di trecentocinquantamila euro. L’80 per cento di questa cifra, ricorda il presidente, sarà per i progetti avanzati dalla società toscana: quelli di privati (onlus, enti morali, pro loco, associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni, associazioni culturali senza scopo di lucro), e quelli di enti locali e istituti scolastici. Il restante 20 per cento dei finanziamenti disponibili, sarà per iniziative istituzionali regionali. “Entro il 12 ottobre alle 13 dovranno essere presentati tutti i progetti di chi è interessato”, dice Giani, rinviando così a un momento successivo la panoramica a tutto tondo sulle iniziative in campo per la Festa 2015. Dal numero dei progetti ammessi dipenderanno anche i finanziamenti, che possono arrivare a un massimo di 5 mila euro a progetto (7mila se si tratta di soggetti che associano per partecipare all’avviso).

Accanto a Giani, in conferenza stampa, anche Gino Cocchi, responsabile del settore rappresentanza e relazioni istituzionali, cha ha illustrato più nel particolare il vademecum che “guida” (risolvendo i quesiti più frequenti tra quelli posti agli uffici) chi fosse interessato a presentare progetti. Tutto sul sito del Consiglio regionale, all’apposita sezione sotto “Festa della Toscana”. (Cam)

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