FIRENZE. Dopo tre ore di camera di consiglio al Tribunale dei Minori di Firenze è stata emessa la sentenza per il processo con rito abbreviato per il giovane che si è autoaccusato dell’aggressione a Manuele Iacconi, avvenuta il 31 dicembre 2014 in via Coppino a Viareggio e seguita dal decesso in ospedale del 34enne di Piano di Mommio: il ragazzo è stato condannato a 12 anni di reclusione e sono state confermate le aggravanti dei futili motivi.

Il pm Benedetta Parducci aveva chiesto 18 anni, mentre la difesa voleva la derubricazione dell’accusa da volontario a preterintenzioonale, che è stata respinta confermando la volontarietà. Oltre all’imputato, che all’epoca aveva diciassette anni e che oggi è diventato maggiorenne, sono accusati dell’aggressione un minorenne e due maggiorenni – Alessio Fialdini di 19 anni e Federico Bianchi di 20: per tutti e tre sono in corso procedimenti non ancora arrivati alla fase del processo.

Al Tribunale dei Minori di Firenze erano presenti i familiari e gli amici di Manuele oltre che i rappresentanti dei familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio. Nel corso dell’udienza di oggi la difesa ha chiesto che venisse letta e messa agli atti una lettera in cui l’imputato chiede scusa alla famiglia di Iacconi e alla propria famiglia.

Le parti civili si sono opposte: “E’ stata una caduta di stile”, ha spiegato l’avvocato Luca Fontirossi che, insieme al collega Riccardo Carloni, assiste la famiglia Iacconi. “Le lettere di scuse si inviano, non si producono in udienza”.

(ultimo aggiornamento ore 18:47)

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ultimo aggiornamento: 05-10-2015


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