VIAREGGIO. Il consiglio comunale ha votato la delibera che si pone come obiettivo la revisione e l’integrazione del contratto di servizio con la partecipata Mo.Ver. SpA, affiancando alle modifiche la necessità di dare una soluzione alla situazione dei dipendenti della Viareggio Patrimonio.

Modifica dei patti parasociali. “Il contratto prevedeva una sostanziale disparità fra le parti”, scrive l’amministrazione comunale in una nota. “La nomina dell’amministratore delegato, soggetto importante nella gestione di una società mista pubblico-privato, era di competenza del socio privato. Con questa delibera viene inserito il pieno gradimento dell’amministrazione nella nomina dell’amministratore delegato. Di fatto un aumento del controllo del Comune su Mo.Ver. che si aggiunge alla riduzione delle deleghe e della capacità di spesa dell’amministratore delegato, avvenute subito dopo l’elezione del sindaco.

Contratto. “Il contratto nasce da un bando di gara con indicazioni ben precise, sul quale è difficile intervenire senza incorrere in eventuali azioni di responsabilità. Il documento prevedeva in maniera vincolante la realizzazione di due parcheggi, scambiatore attrezzato ed ex gasometro, per i quali, il bando di gara prevedeva una somma pari a due milioni di euro con vincolo di destinazione.

parcheggio“L’amministrazione ha scelto di rimuovere tale vincolo di destinazione delle somme versate dal socio in sede di gara: ha poi definito che il parcheggio scambiatore attrezzato verrà realizzato sulla base di un progetto che terrà conto delle novità legate al recupero energetico, e con limite di spesa non superiore a 300mila euro. Un progetto che dovrà essere predisposto e concordato. Per quanto riguarda il parcheggio all’ex gasometro, invece, è stata rimandata di due anni la valutazione sulla fattibilità del parcheggio stesso, in un ottica partecipazione della cittadinanza. Il rimanente 1milione e 700mila euro resteranno a disposizione di Mo.Ver per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, sulle basi di indicazioni precise da parte dell’Amministrazione.

Servizi e dipendenti assorbiti. “La delibera si pone il problema di dover risolvere il noto spacchettamento della Viareggio Patrimonio non solo in termini di servizi ma anche di recupero del personale.

“Essendo il Comune in stato di dissesto ed avendo non rispettato una normativa precisa in tema di attestazione dei termini di pagamento, come evidenziato dal Ministero degli Interni, ad oggi non è possibile vagliare, da parte dell’ente, nessuna ipotesi di riassunzione dei dipendenti adibiti ai servizi della Viareggio Patrimonio.

“Con il trasferimento dei servizi di illuminazione pubblica e di riscossione, dalla Viareggio Patrimonio alla Mo.Ver. verranno assorbiti anche i relativi dipendenti nel numero di 13 per quanto riguarda l’illuminazione pubblica e 8 per la riscossione. Il tutto senza alcun costo per il Comune e salvo la percentuale dell’articolo 208 codice della strada che sarà usata per lavori e per investire nel corpo polizia municipale e, quindi, in sicurezza. Il tutto nel pieno rispetto delle norme: ci sarà poi un piano economico finanziario per scongiurare perdite di qualsiasi tipo e i contratti dei dipendenti verranno ‘negoziati’ da Mo.Ver e sindacati sotto l’egida del Comune che ha ottenuto di sedere al tavolo”.

Foto Alberto Macaluso
Foto Alberto Macaluso

La delibera è passata con 13 voti a favore e 10 contrari. Inoltre è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale la mozione presentata dal consigliere Rodolfo Salemi, ed emendata dalla maggioranza, sulla partecipazione al bando nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate.

“Ringrazio Salemi per aver sollevato il tema a cui stavamo lavorando da diverso tempo, visti i tempi ristretti”, ha detto l’assessore alla rigenerazione urbana del territorio Alessandro Pesci. Il progetto, e la relativa richiesta di finanziamenti, deve infatti essere presentato entro il 30 novembre prossimo. L’assessore ha poi illustrato nel dettaglio i termini del bando che prevede un contributo massimo di 2milioni e un minimo di 100mila euro.

“Il degrado viene valutato secondo due indici: il disagio sociale e disagio edilizio, quindi tasso di disoccupazione e di scolarizzazione ma anche stato conservazione degli edifici. Verranno finanziati i progetti che hanno come obiettivo quello di ridurre l’emarginazione sociale, senza però consumare ulteriore suolo.

“Dopo una piccola istruttoria abbiamo individuato nell’area del Varignano la zona che meglio di tutte rispetta entrambi le condizioni imposte dal bando”.

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ultimo aggiornamento: 06-11-2015


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