FOLIGNO. C’è un limite a tutto. E quel limite il Viareggio l’ha superato abbondantemente. Non esistono attenuanti per una sconfitta come quella di Foligno, contro una squadra contestata dal suo pubblico a fine partita, nonostante i tre punti conquistati grazie al gol dell’ex Di Paola.Già questo basta per definire i contorni di un’altra domenica traboccante di interrogativi irrisolti.

Se è vero che non tutti i mali sorgono per nuocere, qualcosa di positivo lo si può ugualmente trovare: fine di quella serie di nove risultati utili di fila (tre vittorie e sei pareggi) che avevano illuso qualcuno. I problemi c’erano anche prima, la sconfitta di Foligno li ha semplicemente messi in risalto. Ora c’è da fare i conti con una classifica drammatica, con i play-out che da fastidio provvisorio stanno diventando di settimana in settimana l’incubo ricorrente.

Un Viareggio che a Foligno ha mostrato un’autonomia di appena venticinque minuti, nei quali si è divorato tre palle gol, tutte con Sciapi (due parate di Farroni, una splendida, ed un diagonale stretto). Poi il buio. E quegli svarioni sulle palle inattive che sono il marchio di fabbrica di una difesa tornata a ballare paurosamente dopo le ultime partite confortanti solo all’apparenza. Prima il gol di Fapperdue (annullato per fuorigioco) e dopo quello di Di Paola, su un calcio d’angolo regalato, ma lo spirito natalizio c’entra ben poco.

Quando nella ripresa il Viareggio doveva riprendere una partita ampiamente alla partita, ha mostrato il peggio di sé. Un tiro di Mariani fuori di poco che fa il paio con quello del primo tempo e nel finale una rete già fatta, che Cornacchia si è divorato da zero metri senza un perché. Confusione nella testa e nel gioco, qualità assente ad ogni latitudine del campo.

Pierini, accortosi delle difficoltà di Pedruzzi (già ammonito), ha rivoluzionato le zebre, passando al 3-4-3, con Gorelli in difesa, Alagia e Cornacchia esterni di centrocampo. Mossa disperata, che ha aggiunto altro caos a quello che già regnava dal rientro dagli spogliatoi. E’ finita nel peggiore dei modi, un Viareggio senza punti, senza anima, senza identità.

Perché ancor prima dell’attaccante che serve (e che arriverà, come ha garantito Carnesalini nel dopo-gara), da colmare ci sono altre lacune, quelle mentali. E lì non c’è mercato che tenga.

Guardarsi in faccia e capire che c’è una maglia da onorare – oltre ad una classifica da migliorare in tempi rapidissimi – è il primo passo per cambiare le cose. Non con le parole, ma coi fatti.

FOLIGNO-VIAREGGIO 1-0

FOLIGNO (4-3-3): Farroni; Calzola, Fapperdue, Gennari, Gentile (33’ st Keqi); Montanari, Giambi, Ubaldi (43’ st Fiordani); Esposito (1’ st Job), Di Paola, Cavitolo. All. Battistini.

VIAREGGIO (4-3-3): Cipriani; Pedruzzi (26’ st Alagia), Visibelli, Guidi, Lobosco (9’ st Cornacchia); Mariani, Gorelli, Caciagli (20’ st Reccolani); Rosati, Sciapi, Bruzzi. All. Pierini.

Arbitro: Petrella di Viterbo.

Rete: 37’ pt Di Paola.

Note: ammoniti Gentile (Foligno), Pedruzzi, Caciagli, Guidi, Visibelli (Viareggio). Angoli 7-6. Recupero 1’ pt, 4’ st.

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ultimo aggiornamento: 13-12-2015


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