Quinta puntata della storia del Festival di Burlamacco, il concorso di canzoni carnevalesche ideato e organizzato dal movimento I Carnevalari dal 2007: oggi passiamo in rassegna l’edizione andata in scena nel 2011.

Un ritorno, se vogliamo, alle origini. Per la quinta edizione del Festival di Burlamacco il movimento dei Carnevalari decide di ridurre il numero di serate dal vivo: non più tre ma due, esattamente come il primo anno. Con una differenza non da poco: le canzoni ammesse in gara saranno dodici come deciso dalla speciale commissione formata da quattro ex presidenti di giuria – Gualtiero Lami, Gianluca Domenici, Bonino ed Egisto Olivi. E, per stare al passo con i tempi, il Festival ha inoltre una sua pagina Facebook.

Mai come stavolta la manifestazione ha il dolce sapore del Carnevale: il calendario fissa addirittura per l’8 marzo il giorno di Martedì Grasso e dunque i corsi mascherati iniziano il 20 febbraio. Giusto una settimana prima della cerimonia di apertura, tra venerdì 11 e sabato 12, il Teatro Jenco ospita il Festival: quella di collocarlo a otto giorni dall’inizio delle sfilate è una scelta che sarà riproposta anche negli anni a venire.

Rimane, poi, il premio speciale intitolato a Pierino Ghilarducci con un’apprezzabile novità: ad assegnarlo non sarà più una speciale giuria bensì direttamente il pubblico presente in sala nella prima serata tramite un apposito tagliando consegnato all’ingresso.

Leggi i testi delle canzoni del Festival di Burlamacco 2011

Luca Bonuccelli, Tiziana Gragnani, Paolo Jellersitz e il dj Andrea Paci sono confermati nel ruolo di conduttori delle due serate, durante le quali si ride e si scherza – lo stacchetto musicale sull’allora assessore al decoro Athos Pastechi sulle note di “Barbra Streisand” diventa un tormentone – senza però dimenticare la solidarietà: tutte le iniziative dei Carnevalari, infatti, hanno sempre un fine benefico. E così sarà anche per il ricavato del Festival, devoluto all’associazione “Roberto Pardini” per dotare luoghi pubblici molto frequentati di defibrillatori automatici prevenendo così la morte per arresto cardiaco e all’associazione “Centro Aiuto alla Vita” per un progetto finalizzato ad aiutare donne con gravidanze difficili o indesiderate.

Il Festival s’impreziosisce, inoltre, di una straordinaria presenza: le coreografie saranno curate da Chiara Cinquini, giovane viareggina entrata a far parte del corpo di ballo delle opere liriche del Teatro della Scala di Milano.

Sul palco la competizione tra i concorrenti si fa sempre più dura grazie alle belle canzoni presentate. E, un paio di anni dopo la sua storica prima volta, vince Matteo Cima con una canzone che racconta un’esperienza vissuta da qualsiasi viareggino: “L’amore a Carnevale”. Lo ha decretato la giuria presieduta da Massimiliano Grazzini, storico direttore d’orchestra delle canzonette di Egisto Malfatti e della Burlamacco 81 nonché allievo del maestro Luciano Maraviglia.

Al secondo posto si classifica Andrea Caruso con “Viareggino” davanti a Lorenzo Biagini e Andrea De Nisco che hanno presentato “Viareggio unica”. Menzione speciale della giuria per Daniele Biagini e la sua “Prendi in braccio l’allegria”, mentre Chiara Arduini si aggiudica il Premio Ghilarducci per l’interpretazione più carnevalesca con “La bandiera Burlamacca”.

Ascolta le canzoni del Festival di Burlamacco 2011

La quinta edizione passa così agli archivi come una delle più significative in termini di qualità delle canzoni presentate e di partecipazione del pubblico. Ma nessuno, tra i Carnevalari, sa che il bello deve ancora venire…

Perché ti voglio qui sul carro insieme a me
col mascherone che si muove su di te
è l’emozione che ti prende che ti fa
sentire dentro il nostro Carneval
in questo cielo in questo mare in questo blu
sì io m’accorgo che ti voglio sempre più
perché Viareggio su di te dipingerà
un carnevale di felicità

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