SERAVEZZA. La RSU Finder Pompe Querceta comunica che si è tenuto presso la sede degli industriali di Lucca il primo incontro relativo alla procedura di mobilità aperta per la sede di Querceta della Finder Pompe srl.

“Come Rsu, assistiti dalla Fiom Cgil, abbiamo respinto la procedura che prevede la cessazione dell’attività e trenta licenziamenti all’ex Cerpelli, sia nel merito che nel metodo, valutandola come illegittima in quanto contenente vizi di forma.

Fra questi ci sono i criteri individuati per la cessazione dei rapporti di lavoro, che devono essere considerati nell’ambito dell’intera compagine aziendale essendo la Finder un’azienda unica (vedi organigrammi e accordi sottoscritti).

Abbiamo altresì ribadito l’assoluta inconsistenza dei contenuti relativi al risparmio di costi che si produrrebbe con la chiusura di Querceta e siamo in grado di suffragare la nostra tesi nelle sedi deputate, rappresentando la possibilità di impugnare la procedura stessa.

L’azienda ha continuato a sostenere la propria posizione pur con alcuni tentennamenti circa la volontà di procedere alla chiusura, tentando di argomentare l’operazione senza elementi di natura fattiva – costi, spese, fatturato – cadendo a nostro avviso in numerose contraddizioni rispetto agli accordi sottoscritti e alle dinamiche organizzative in essere.

A fronte di quanto sopra l’azienda ha dichiarato la propria disponibilità a valutare soluzioni alternative in un prossimo incontro fissato il 16 febbraio, pur mantenendo la procedura in essere e quindi non ritirando i licenziamenti.

Resta pertanto confermato lo stato di agitazione.”

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“Ora basta errori sul Principino”

Incontro sindacati-Regione per la vicenda ex Cerpelli