VIAREGGIO. Il destino in sette partite diluite in due mesi, sei delle quali contro dirette rivali per raggiungere quella salvezza divenuta inevitabilmente obiettivo conclusivo di una stagione nata sotto ben altri auspici. E una sconfitta, quella contro il Gavorrano, che ha lasciato il segno più delle precedenti per il modo in cui è maturata.
“Non è stata assorbita bene. Per la prima volta abbiamo perso due gare di fila, per noi è stata una novità. Abbiamo raccolto zero contro la prima e la seconda, non credo che gli avversari abbiano fatto più di noi per vincere, però hanno avuto il merito di saper approfittare dei nostri errori, cosa che invece non siamo in grado di fare. Penso che sia proprio questo il nostro limite”. Alessandro Pierini fa serena autocritica, inglobando nella considerazione la squadra. Che sabato (6 feb) contro il Ponsacco si giocherà una discreta fetta di permanenza in Serie D.
“Vincere ci permetterebbe di affrontare la Pianese con più serenità. Più andremo avanti e più, coi primi caldi, servirà gamba, al tempo stesso bisogna mantenere i nervi saldi per iniziare questo ciclo decisivo con lo spirito giusto”, la ricetta del tecnico del Viareggio, che le scelte di formazione dovrà farle tenendo conto del solito problema “quote” e pure della squalifica per tre giornate di squalifica a Caciagli: “Non ci volevamo perché Simone ci stava dando una grossa mano. Non ho visto l’episodio, purtroppo conta quello che l’arbitro ha scritto sul referto”.
Chi al suo posto? “Reccolani potrebbe giocare, è uno dei dubbi che mi sto portando dietro. Rosseti ha subito una botta ma ci sarà, Lobosco sta recuperando così come Bicchi. Pedruzzi non si è allenato oggi causa influenza, ma sabato ci sarà”.
La classifica non fa dormire sonni troppo tranquilli. Inutile però creare allarmismi, dando un peso eccessivo al match col Ponsacco. “Se abbiamo 28 punti e gli altri 40 o più, vuol dire che abbiamo dei limiti. Quando sei in un buon periodo le partite non le devi perdere, ma quantomeno pareggiarle”.
