SERAVEZZA. Una delle più importanti e originali novità contenute nella legge regionale sul governo del territorio, approvata nel novembre 2014, e nel Piano Paesaggistico Regionale, efficace dal maggio dello scorso anno, è rappresentata dai piani attuativi di bacino delle Alpi Apuane. I due atti, nei bacini estrattivi apuani individuati dal Piano Paesaggistico, subordinano le nuove attività estrattive alla preventiva approvazione di un piano attuativo, di iniziativa pubblica o privata, riferito all’intera estensione di ciascuno di essi.

Considerati i limiti imposti dalla norma da alcuni mesi diversi enti territoriali hanno iniziato un percorso per la redazione dei nuovi atti di governo del territorio, che dovranno essere oggetto di co-pianificazione con Regione e Ministero dei Beni Culturali e del Paesaggio. Il primo ad attivarsi è stato il Comune di Seravezza che, avendo sul proprio territorio ben tre bacini, già alla fine di luglio, a soli due mesi dalla messa in efficacia del Piano regionale, ha avviato le consultazioni con gli enti, le società e le associazioni interessate ai piani di dettaglio, con lo scopo di costruire i quadri conoscitivi degli stessi.

Sulla base della nota inviata dal Comune la Società Henraux, considerato che i piani possono essere di iniziativa pubblica o privata, ha manifestato la propria intenzione di promuovere direttamente la loro formazione, relativamente ai bacini di cui risulta titolare, che rappresentano la maggioranza di quelli insistenti sul territorio di Seravezza.

A tal fine ha creato un apposito gruppo di lavoro interdisciplinare, con all’interno figure di primissimo piano della disciplina paesaggistica nazionale, come il professor Massimo Sargolini dell’Università di Camerino, tra i maggiori esperti in Italia in materia di pianificazione paesaggistica e di aree protette, e l’avvocato Enrico Amante, presidente della Sezione Toscana dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.

Vista la volontà dell’Henraux di investire risorse e conoscenza sui piani e considerato l’alto profilo dei consulenti individuati, il Comune ha deciso instaurare un rapporto di sinergia tra l’ente locale e la Società con lo scopo di promuovere ai più alti livelli la qualità tecnica e amministrativa degli atti. Il fatto che in assenza del piano attuativo a scala di bacino estrattivo, non è ammessa l’apertura di nuove attività estrattive né la riattivazione di cave dismesse, manifesta infatti la sussistenza d’interesse pubblico all’approvazione dei piani, in quanto strumentali alla corretta gestione paesaggistica e al proficuo sfruttamento della risorsa e, conseguentemente, all’efficace prosecuzione dell’attività produttiva del comparto.

Per dare compimento a questo rapporto nella seduta del 3 febbraio scorso il Consiglio comunale ha approvato una bozza di protocollo d’intesa nella quale sono definiti i principi per un rapporto sinergico tra le due parti al fine di un equilibrato sviluppo degli interessi pubblici e privati coinvolti nella predisposizione, adozione e approvazione dei piani di bacino sopra ricordati.

Una volta siglato l’atto, il gruppo di lavoro – coadiuvato dal responsabile del Settore Urbanistica del Comune – inizierà i confronti con la Regione Toscana per la definizione degli studi necessari a costruire i quadri conoscitivi dei due piani. Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa non consegue per il Comune di Seravezza alcun impegno od onere di tipo economico.

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ultimo aggiornamento: 04-02-2016


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