VIAREGGIO. Una parata che vale come e forse più di un gol. Sliding doors, cosa sarebbe successo se…Matteo Cipriani quel pallone che Granito voleva spedire alle sue spalle, non lo avesse invece respinto con un balzo felino. Probabilmente per il Viareggio si sarebbe messa parecchio male. Passata la tempesta, è poi tornato il sereno, complice il raddoppio di Sciapi. “Quella parata è giunta in un momento fondamentale, siamo stati bravi a reggere e poi a chiudere la gara. Speriamo che sia la svolta della stagione, dobbiamo continuare ad essere così cinici. Adesso dobbiamo pensare solo a toglierci dalla parte calda della classifica”, l’analisi di Cipriani. È stato bravo lui o ha sbagliato Granito? “Sono stato bravo io, dai…”. Lo dice col sorriso stampato in volto, ma ne è convinto. Come dargli torto?

L’evoluzione tecnica e caratteriale rispetto a quando è approdato l’estate scorsa dal Livorno è sotto gli occhi di tutti. “Sono un’altra persona, e anche un altro portiere – garantisce -, giocare con continuità, ogni settimana, aiuta”. E gli errori? “Servono anche quelli, per imparare”.

Di solito la dedica la rivolge chi i gol li segna. Lusso che può concedersi pure chi li evita: “Va a Carpita – dice -, perché mi dà sempre una grande mano sotto ogni punto di vista, è quasi un fratello maggiore”.

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ultimo aggiornamento: 06-02-2016


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