VIAREGGIO. Di Lorenzo Benedetti si diceva che fosse un attaccante di movimento, generoso e sempre pronto a sacrificarsi, ma che segnava poco. Gli sono bastati due mesi per invertire la tendenza: nelle otto partite disputate nella sua seconda esperienza al Viareggio ha già realizzato cinque gol, quasi tutti decisivi. Quello col Montecatini conta di più, perché ha stravolto il mondo bianconero e tutto ciò che c’è dentro. Astuzia, precisione e freddezza. Alcuni gol non sono frutto del caso. È animato da stimoli particolari, Benedetti. E di fermarsi non ne ha alcuna intenzione: “Ho lasciato la Lega Pro a malincuore e voglio riconquistarla”, concetto espresso più volte nel recente passato. Ma, si sa, repetita iuvant. “Sto dando il cuore per chi mi ha voluto a tutti i costi – ammette -, è un gol di tutta la squadra, non solo mio. Abbiamo lottato in nove contro undici, eravamo stanchi eppure io ero quasi sicuro che avremmo vinto”.

Ha mille significati il successo contro il Montecatini, prezioso per la classifica e soprattutto per riportare serenità in un ambiente che porta ancora i segni della batosta contro la Pianese: “Dovevamo lanciare un segnale: a noi, alla società, ai tifosi. Volevamo far vedere che il vero Viareggio è questo e non quello di domenica scorsa. È stata una settimana di allenamenti intensi, dovevamo ritrovare le nostre certezze. Questo gol lo dedico a mia cugina Sara, come sempre, e a tutto al gruppo: abbiamo mangiato tanta m… ed è servito. Oggi abbiamo dimostrato di avere le p….”

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ultimo aggiornamento: 20-02-2016


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