VIAREGGIO. Scrive Nicola Riva per Fiom-Cgil Lucca: “Apprendiamo dalla stampa che la CGIL sarebbe l’impedimento allo sviluppo della cantieristica viareggina dal momento che impedisce il frazionamento del Polo Nautico e che questo ha causato la scelta di andarsene del cantiere San Lorenzo.

Per la precisione, il cantiere non se ne va, San Lorenzo continua a produrre come ha fatto negli ultimi 10 anni nell’ area non frazionata a lui assegnata da Polo Nautico. Il cantiere riduce la sua attività al Polo Nautico perchè ne è stata impedita la sua espansione.

Noi l’espansione delle attività di San Lorenzo, come ben sa Perotti dal momento che ci sono accordi sottoscritti nel 2014 dai suoi uomini, abbiamo cercato di favorirla in ogni modo. Il problema vero invece che ha impedito lo sviluppo del cantiere sono stati i  contratti non onorati con chi doveva lasciargli gli spazi (capannoni); Il cantiere Fipa, che ha continuato a tenerli occupati con imbarcazioni abbandonate in spazi che diversamente avrebbero garantito secondo gli impegni presi anche un consistente recupero di occupazione.

Per questo San Lorenzo, dovendo costruire, ha dovuto cercare spazi altrove, approdando a La Spezia, con il nostro immaginabile rammarico.

I primi ad essere arrabbiati per quanto è successo siamo noi e sono i lavoratori interessati, che sanno bene come stanno le cose.

Vicende che trovano origine nelle beghe e nelle gelosie tra i proprietari dei cantieri soci del Polo che vedono nel lavoro altrui venir meno i propri interessi, in tasca al lavoro e allo sviluppo.

Qui stanno le vere responsabilità, altro che frazionamento!”

(Visitato 116 volte, 1 visite oggi)

Polo Nautico, la Fiom chiede un incontro a Rossi

“Sbagliato vendere il Principino. Gli ex dipendenti unici penalizzati dal dissesto”