VERSILIA. In merito alla mancata realizzazione degli impianti di ionizzazione lungo la costa apuo-versiliese, questa una nota di Elisa Montemagni, Consigliere regionale della Lega Nord. “ Proprio a fronte di questa grave lacuna-afferma la Montemagni-ho predisposto un’interrogazione urgente rivolta al Presidente Rossi ed alla Giunta per chiedere, anche in relazione alle recenti dichiarazioni del Sindaco di Camaiore, quali siano le modalità con cui si è arrivati alla scelta della tecnologia da impiegare, sia nel caso del tanto decantato ionizzatore che nell’ultima ipotesi di progetto definito “alternativo e sperimentale” dallo stesso Primo cittadino camaiorese.” “E’, poi, doveroso sapere- prosegue il Consigliere-quali siano i costi effettivi per la realizzazione degli interventi sperimentali per abbattere la carica batterica delle acque mediante acido peracetico; tenuto conto degli ipotetici costi inferiori, è utile sapere come la regione Toscana, intenda reinvestire i fondi residui.” “Vista l’opzione prescelta per gli interventi a monte della foce del Fosso dell’Abate, Fosso Fiumetto e Fosso Motrone-sottolinea Montemagni-è necessario sentire il parere dell’Arpat(a cui abbiamo inviato una nostra specifica missiva, dato che dalla stampa sembra emergere, da parte di questo Ente, un po’di scetticismo riguardo alla nuova soluzione ndr) che chiarisca se la soluzione ora prescelta dal Sindaco di Camaiore, sia realmente efficace e risolutiva, al pari degli interventi previsti a suo tempo.” “Nell’interrogazione(che tra l’altro fa il paio con una da me redatta in precedenza, proprio perché la lentezza ed il silenzio legati ai divieti di balneazione, ci avevano giustamente insospettito)-segnala Montemagni-si chiede, altresì, se la regione Toscana, qualora la sperimentazione fallisse, possa garantire di poter nuovamente finanziare altri progetti con le stesse finalità.” “ La risoluzione di tale problematica-precisa il Consigliere-è di notevole importanza per il turismo locale, poiché ulteriori divieti di balneazione creerebbero forti disagi a tutto il settore, mettendo a rischio l’incombente stagione estiva ed anche quelle successive. “ “ A nostro avviso, dunque-conclude Elisa Montemagni-questa scelta, è da ritenersi esclusivamente un palliativo, utile esclusivamente a coprire le palesi inadempienze, visto che la tematica doveva essere affrontata in altro modo e con una tempistica ben diversa da quella prospettata; vogliamo, finalmente, intervenire compiutamente, oppure questa storia è destinata a non vedere mai la parola fine?”

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ultimo aggiornamento: 31-03-2016


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