VIAREGGIO. “Chi opera nello sport, come il Centro Giovani Calciatori, lo fa in mezzo a tante difficoltà. I nodi sono venuti al pettine soltanto adesso, ma noi da tempo lo diciamo”.

La chiusura della piscina comunale di Viareggio non ha sorpreso più di tanto Alessandro Palagi, amareggiato e arrabbiato al tempo stesso per la situazione che si è venuta a creare in città: “Lavoriamo in un campo minato – dice -, almeno il presente del PalaBarsacchi è sotto controllo per un paio di mesi: abbiamo avanzato la proposta di pagare noi direttamente le utenze. Posso affermare con tranquillità che potemo concludere la stagione al palazzetto. Poi vedremo”.

Palagi che non nasconde delusione per la chiusura della piscina: “Sono dispiaciuto, questo è un duro colpo allo sport cittadino. Purtroppo i viareggini sono anestetizzati, solo adesso si sono resi conto della situazione: è un po’ come quando viene scoperto un tumore, prima ci si arrabbia, si urla e si piange, poi subentra la rassegnazione. Chi ha gestito, male, la città in questi anni deve sentirsi responsabile. Bisognava prendere il bisturi e tagliare dove necessario, non c’è stata la volontà. Io sto lontano dalla politica, ma qui siamo al fallimento totale e purtroppo i giovani non combattono per i loro diritti come invece dovrebbero fare”.

Palagi volge inoltre lo sguardo al bando che sarà indetto dal comune una volta che sarà tornato proprietario di tutte le strutture sportive: “Lo leggeremo con attenzione e sceglieremo l’impianto del quale chiedere la gestione, dal palazzetto allo stadio. Il Cgc vanta 68 anni di storia, può anche decidere di usufruire delle strutture da utente, come si faceva una volta”.

Il presidente rimarca la delicatezza del momento che non impone ragionamenti legati al mercato della squadra di hockey: “Forse non tutti hanno capito che il Centro può abbassare il bandone quando vuole. Abbiamo un Torneo che è il nostro valore aggiunto, grazie al quale abbiamo riportato il pubblico allo stadio. Noi siamo liberi di andarcene in ogni momento, è bene che la città si ricordi che abbiamo venduto appena quattro abbonamenti per l’ultima edizione e che possiamo tranquillamente crescere anche lontano da Viareggio”.

Il futuro del palazzetto continua a tenere banco: “Pensiamo che ci tocca investire nuovamente dopo che avevamo già sborsato un bel po’ di soldi per ottenere l’agibilità nei mesi scorsi senza che nessuna delle associazioni che lo utilizzano ci avessero mai ringraziato. Le convocheremo per capire cosa fare”.

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