“Sicuri, si chiude”. Il motto che Giorgio Del Ghingaro strombazzava più volte, alla stregua di un mantra, in campagna elettorale – “Sicuri, si cambia” – gli si ritorce contro in uno striscione affisso stamane venerdì 8 aprile al presidio davanti al municipio contro la chiusura della piscina comunale. In piazza Nieri e Paolini sfilano la rabbia di genitori, dirigenti sportivi, atleti e frequentatori che contava un giro di oltre mille utenti. Contava, appunto: dallo scorso martedì le porte sono ben serrate. A tempo indeterminato, anche adesso che la giunta ha avviato una procedura esplorativa per cercare soggetti interessati a rilevarne la gestione.

“È una vergogna”, attacca Andrea Strambi, ex assessore allo sport, in prima linea nonostante una gamba malconcia e le stampelle. “Impossibile mancare: come Uisp facciamo parte del comitato di gestione e poi è un dovere morale. Sarebbe auspicabile un atteggiamento diverso da parte dell’amministrazione comunale, una maggior attenzione e tutela. Nutro dei dubbi sulla procedura aperta in questi giorni: chi la fa, la giunta o il curatore fallimentare della Patrimonio? E per quanto tempo varrà? Se si vuol privatizzare un bene pubblico lo si dica chiaramente.

piscina

“Come Uisp andremo avanti fino ad agosto con la gestione del Centro Polo: a queste condizioni non è possibile andare avanti. Perché – ed è bene fare chiarezza su questo punto – l’amministrazione comunale ha sempre dato un contributo per la gestione degli impianti sportivi, da cui venivano poi sottratte le spese per le utenze a suo carico. Quindi non è vero che il Comune, oltre al contributo, doveva pagare in aggiunta le bollette”.

Arriva anche Stefania Lariucci, fortemarmina d’adozione, campionessa mondiale ed europea con la nazionale femminile di pallanuoto negli anni Novanta ed ex allenatrice delle due squadre viareggine: “Come si fa a lasciare una città come Viareggio senza la sua unica piscina? Che fine faranno i ragazzi, gli anziani, i diversamente abili e tutti quei soggetti che andavano a nuotare per fare riabilitazione? E soprattutto, cosa diventerà quella zona adesso che sarà tutto chiuso, una specie di Bronx?”.

Nel frattempo dall’androne del municipio sbucano l’assessore al commercio Valter Alberici e quello al bilancio Laura Servetti, attaccata dall’opposizione e dai dipendenti della piscina: imboccano l’uscita a destra e si dirigono verso via Battisti, ignorando i manifestanti e ricevendo in cambio una bordata di fischi. “Che devo dire? Non ci hanno mai ascoltato in questi mesi nonostante la richiesta protocollata a novembre…”, commenta Franca Zappelli del comitato Casa che gestiva la piscina fino a pochi giorni fa. “Qualche giorno fa è venuto il curatore fallimentare Bellomo, della giunta non si è visto nessuno.

“Adesso stiamo verificando la possibilità di restare come custodi pro tempore della piscina. Questo vuol dire che vigileremo affinché l’impianto non si rovini e soprattutto che qualche malintenzionato non ne approfitti per causare danni. Ma resterà chiusa”.

Tra i manifestanti c’è anche Alessandro Caprili, assessore allo sport nei primi mesi dell’amministrazione Betti: riferisce che un esponente – o meglio, un’esponente – della giunta Del Ghingaro gli avrebbe detto che “il sindaco non ha gradito il tuo ‘Mi piace’ su Facebook al presidio in Comune”.

piscina comunale viareggio

E guardando la piazza viene da pensare a un altro Caprili, Milziade, il vicepresidente del Senato che ai tempi della campagna elettorale delle amministrative del 2008 annunciò che Viareggio aveva qualche possibilità di ambire a una piscina da 50 metri. Aveva buoni rapporti con il presidente della Federnuoto Paolo Barelli, all’epoca senatore di Forza Italia, nonostante il diverso orientamento politico e magari quell’aggancio avrebbero fatto comodo.

Luca Lunardini, che quelle elezioni le vinse, si prese più volte l’impegno di dotare la città di un impianto e lo stesso Alessandro Caprili provò a riprendere il progetto, venendo poi attaccato dall’attuale vicesindaco Rossella Martina quando sedeva sui banchi dell’opposizione.

Già, la piscina da 50 metri: per lungo tempo è stato il sogno proibito degli amministratori locali. E adesso, alla Viareggio sempre più strozzata dal dissesto finanziario, non rimane nemmeno quella da 25…

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ultimo aggiornamento: 08-04-2016


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