“Dopo averne fatto richiesta alla Autorità Portuale fin dallo scorso 22 Aprile, solo nella giornata del 10 Maggio siamo riusciti ad avere accesso ad un parte degli atti relativi alla richiesta di frazionamento della concessione demaniale del POLO NAUTICO da parte di CNV.” Dura presa di posizione da parte del sindacato CGIL.

“Ci è stato infatti negato per l’opposizione dalla stessa CNV parte del piano economico industriale, “per accentuate caratteristiche di specificità”.

“Fatto questo che rischia di pregiudicare un’analisi approfondita del futuro della concessione, che ci risulta indivisibile in mancanza di un piano industriale complessivo, non quindi di una sola porzione come proposto da CNV.

Stiamo inoltre valutando l’ipotesi di ricorrere in giudizio per le dichiarazioni rilasciate dalla Polo Nautico circa la dichiarata adempienza degli accordi in essere per quanto attiene l’occupazione, che invece risultano completamente disattesi in quanto in quell’area fin dal lontano 2006 dovevano aver ritrovato occupazione ben 14 lavoratori della ex SEC, cosa mai avvenuta per il rifiuto di CNV di sottoscrivere le intese, firmate dalla Fiom CGIL e dal Polo Nautico e procedere con le assunzioni previste.

In quanto all’affidabilità delle carte consegnateci e dopo aver effettuato alcune ricerche presso la camera di commercio siamo a rilevare che:

Premesso che da anni sul capannone ci sono le Insegne della Overmarine (è regolare?), CNV è un’azienda che occupa mediamente da diversi anni a questa parte 4/5 addetti con un fatturato di circa 250.000 euro annui e che avrebbe impiegato dal 2007 ad oggi, fino a 15 addetti di aziende facenti parte il gruppo Balducci e grazie al frazionamento potrebbero essere impiegati ulteriori 15 lavoratori (provenienti da aziende del gruppo).

Si parla poi di razionalizzare il capannone attraverso il trasferimento di reparti e di personale del gruppo Balducci in caso di crescita del fatturato un incremento fino a 40 addetti entro i prossimi 5 anni.
Si parla poi di costruzioni su area demaniale di nuovi immobili ed in particolare di una palazzina di tre piani dove dovrebbero nascere uffici showroom ecc…

Ci domandiamo noi in quale porto, dato che il piano regolatore di quello di Viareggio non è stato modificato?

Dove sono le nuove assunzioni, quando si parla di impiego di dipendenti propri che magari si spostano da un altro stabilimento?

Quali sono le ricadute positive per la città?

Quali sono le ricadute previste dal codice della navigazione in termini di benefici per la collettività da questa operazione ad personam?

Perchè il comune di Viareggio, che è contraente degli accordi di salvaguardia occupazionale non ha preteso nell’ambito dell’autorità portuale che questi fossero rispettati prevedendo le assunzioni dei lavoratori in carico alla Polo Nautico?”

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