Entrano nel vivo le manifestazioni per il 20° anniversario dell’Alluvione in Versilia: nel mese di giugno si svolgeranno due importanti momenti di riflessione sulla difesa del suolo al Palazzo della Cultura in Cardoso alla presenza annunciata del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, del responsabile della Struttura di Missione presso la Presidenza del Consiglio, Mauro Grassi, del Direttore del Cerafri (il Centro per la difesa del rischio idrogeologico nato a Retignano dopo l’alluvione), prof. Enio Paris, dell’on. Paolo Fontanelli, allora sub commissario per l’Alluvione, del Presidente del Consorzio di Bonifica, Ismaele Ridolfi, del geologo Carmine Lizza, della parlamentare Raffaella Mariani, relatrice della proposta di legge sulla nuova Protezione Civile e del Capo Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Si parlerà di difesa del suolo e di prevenzione, ma anche sul nuovo modello di protezione civile. Il tavolo sarà coordinato dal pro. Federico Preti dell’Università di Firenze. Il secondo appuntamento si terrà a Pietrasanta il giorno 18 giugno e sarà l’occasione per discutere della rinascita dell’economia dopo l’alluvione in Versilia. Celebrazioni che dunque, sono all’insegna della proposta su quanto è ancora possibile fare per rendere più sicuri i luoghi colpiti 20 anni fa dall’alluvione. Durante gli anni della Presidenza di Maurizio Verona dell’Unione dei Comuni, quest’ultima ha eseguito interventi per oltre 3,5 milioni di euro per la messa in sicurezza ed il recupero dei boschi, che si aggiungono ai circa 500 mila euro spesi dal Consorzio di Bonifica in questi ultimi anni.

“La messa in sicurezza del territorio è un percorso in divenire che non si esaurisce mai”, commenta il Vice Sindaco ed Assessore alla protezione civile Egidio Pelagatti, “e per il quale servono sempre più risorse anche per i cambiamenti climatici in atto. Per queste celebrazioni abbiamo voluto un programma in cui al ricordo si affiancasse l’impegno. Abbiamo presentato al Paese di Cardoso un programmi di manifestazioni che è stato condiviso con tanti momenti di commemorazione che sono stati curati dall’assessore alla Cultura Serena Vincenti con mostre, eventi come la collocazione di una via crucis artistica nel paese, la stampa di un libro fotografico, ma anche eventi che parlassero di come il Paese e tutto il territorio della Versilia hanno saputo risorgere da quella tragedia, ma soprattutto che guardano a quello che vi è ancora da fare: il 10 giugno presenteremo al Ministro Galletti e al Responsabile di Italia Sicura un progetto per la sicurezza dal rischio idrogeologico attraverso la valorizzazione e lo sviluppo della filiera bosco – legno – energia con ripristini con opere di ingegneria naturalistica, di gestione sostenibile del bosco, di sviluppo della filiera del legno, sino ad arrivare alla valorizzazione della capacità dei nostri boschi di assorbire CO2. Dopo il 5 marzo 2015 fummo i primi a denunciare il pericolo delle migliaia di piante abbattute per l’alveo dei fossi e siamo in attesa di risposte e di finanziamenti ad hoc. Vogliamo avere un atteggiamento dialogante con tutti i soggetti, compreso il neocomitato, che vogliono confrontarsi concretamente sul futuro e la sicurezza del nostro territorio e questi eventi possono servire ad avere risposte e Fare proposte concrete senza strumentalizzazioni che in questo caso sarebbero completamente fuori luogo”

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alluvione cardoso Stazzema

ultimo aggiornamento: 27-05-2016


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