L’agricoltura versiliese ancora una volta colpita duramente dal maltempo.
La “bomba d’acqua” del 2 giugno ha causato, infatti, numerose frane e smottamenti di terreni destinati ad olivo e vite nei comuni di Massarosa, Camaiore e Pietrasanta e in molte situazioni si sono verificati allagamenti per diverse ore anche a Viareggio. Per valutare l’entità dei danni avranno molta importanza le condizioni meteo delle prossime ore. Se il periodo di sommersione risulterà limitato le piante potranno superare le conseguenze derivanti da fenomeni di asfissia radicale e di sviluppo delle malattie fungine.
Sono caduti dai 125 ai 150 mm di pioggia in un breve lasso di tempo e alcune aziende agricole collinari hanno riportato diversi danni per cedimento del terreno. Non sono rimaste immuni da problemi legati alle forte precipitazioni nemmeno le aziende con colture protette orticole e floricole che hanno registrato l’ingresso in serra dell’acqua, con sommersione delle piante per un certo numero di ore. Anche colture orticole di pieno campo sono andate soggette ad allagamenti. Alcuni appezzamenti destinati a seminativi, quali mais, frumento, girasole sono stati sommersi temporaneamente dall’acqua.
A Viareggio in prossimità del confine con Massarosa, la zona più colpita è stata proprio quella di bonifica, a sinistra e a destra della Via Sassaia. Il consorzio di bonifica, per bloccare tracimazioni di un canale di acque alte ha favorito l’allagamento di terreni agricoli. “Il cambiamento climatico ormai è dato certo – commentano i vertici di CIA Versilia, Confederazione Italiana Agricoltori – gli eventi calamitosi potranno aumentare di frequenza ed intensità e per questo motivo sarà necessario che tutti facciano la loro parte per limitare possibili danni. Importantissima sarà l’attività pubblica del consorzio di bonifica per assicurare una rete scolante che tenga conto delle precipitazioni sempre più intense; fondamentali saranno inoltre gli interventi privati e pubblici di consolidamento idrogeologico”.
Cia Versilia invita le aziende danneggiate a segnalare all’associazione o direttamente agli uffici regionali (ex uffici provinciali agricoltura) eventuali danni.
