Italia nuova, stesso copione. Dopo avere ringiovanito la nazionale e avere rinunciato ad alcuni senatori, il risultato per Massimo Mariotti non cambia. Due anni fa vinse un europeo giocato con il girone all’italiana; domani sera alle 22 italiane (diretta su Raisport) difenderà il titolo nella finalissima contro il Portogallo.

Lo scoglio per gli azzurri era di quelli pesanti: la Spagna di Jordi Bargallo, orfana di Pedro Gil, ma comunque sempre temibile e pericolosa. Una Spagna domata grazie alla più classica delle “armi” italiane: una difesa perfetta e impenetrabile. Massimo Mariotti si è affidato al più esperto Leonardo Barozzi per difendere la porta in questa partita decisiva; una scelta azzeccatissima perché il portiere viareggino sarà in assoluto il migliore in pista, tanto determinante per il risultato finale da meritare, a fine partita, anche gli amari commenti degli avversari. Il quartetto di movimento è il solido: Illuzzi, Ambrosio, Verona e Pagnini; nel corso della gara giocherà a lungo anche Cocco e, per qualche fondamentale cambio, Samuel Amato.

La partita si decide in un primo tempo tutto sommato equilibrato, in cui l’Italia trova subito il gol con Ambrosio su un grave errore della difesa spagnola che lo lascia a terra dopo un intervento arbitrale. Ambrosio si rialza giusto per ricevere l’assist di Verona, che nel frattempo ha recuperato palla, e per battere pe l’unica volta Grau: 1-0. Il gol destabilizza gli spagnoli. Ambrosio è scatenato e porta costantemente scompiglio nella difesa spagnola. Verona in contropiede colpisce una traversa; Grau ci mette guanti e casco per fermare gli attacchi italiani. Lentamente la Spagna si riprende e il baricentro del match si sposta verso la porta italiana. Il più pericoloso (ma anche il meglio marcato) è sempre Jordi Bargallo che tecnicamente cresce una spanna rispetto ai suoi compagni (Pau Bargallo, Rodriguez e Bancells), ma che inizia presto a fare i conti con Barozzi. A fine primo tempo la Spagna va vicinissima al gol con Selva che colpisce il palo.

L’inizio di ripresa è terrificante per l’Italia. Bancells monopolizza il fronte destro dell’attacco spagnolo: colpisce una traversa al primo minuto e un palo al secondo. In mezzo, la Spagna ha pure un rigore a favore che Rodriguez mette fuori di 50 centimetri con un errore che è il termometro della tensione spagnola. L’Italia ci mette cinque minuti buoni a rimettersi in sesto e al 7′ ha anche l’occasione per raddoppiare, ma Ambrosio mette sulla traversa la punizione per il 10′ fallo italiano. Al 9′ Ambrosio frana su Bargallo in area: è rigore. Lo stesso Jordi Bargallo va alla conclusione, ma Barozzi è bravissimo a parare col gambale. L’Italia si fa vedere solo in contropiede perché nella seconda parte della ripresa la Spagna spinge a fondo sull’acceleratore. Barozzi è decisivo in più occasioni, ma gli attaccanti avversari lo temono al punto da forzare ogni conclusione, compreso il tiro diretto per il 10′ fallo azzurro che arriva a 3.18 dalla fine, ma che J. Bargallo mette alto di poco. Passano 15″ e Barozzi fa il suo capolavoro, ancora su Bargallo, andando miracolosamente a tirare fuori dallo specchio della porta una pallina che tutti, ma proprio tutti, avevano già dato come gol del pareggio.

Finisce così 1-0. Finisce con l’Italia che domani alle 22 ora italiana giocherà la partita più importante, la finale con il Portogallo, con la consapevolezza di non aver nulla da perdere in un Europeo che più positivo di così…

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europei hockey su pista italia

ultimo aggiornamento: 15-07-2016


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