La quantità di rifiuto indifferenziata conferita nel mese di giugno era “sproporzionata” rispetto alla media storica e al periodo.

Un dato “esagerato” ed “anomalo” quello rilevato da Ersu che in accordo con l’amministrazione comunale di Pietrasanta hanno fatto scattare subito una intensa attività investigativa della Polizia Municipale con lo scopo di verificare il corretto conferimento da parte degli stabilimenti balneari dei rifiuti.

Uno su cinque, 20 degli oltre 100 controllati, conferivano nel cassonetto i rifiuti più diversi senza differenziare. In pratica utilizzavano lo stesso cassonetto per conferire rifiuti organici, verde, carta, vetro ed in alcuni casi anche lavarone.

Per 20 di loro è scattata una sanzione i 450 euro. “A Pietrasanta la raccolta differenziata è una priorità anche per imprese. Non è mai piacevole multare così come non è piacevole quando le imprese ed i cittadini danno il cattivo esempio. – spiega Daniele Mazzoni, vice sindaco del Comune di Pietrasanta – In questo caso il danno economico del non differenziare i rifiuti ricade su tutte le imprese: non è giusto. Nelle prossime settimane partiranno controlli anche per tutte le altre imprese. Non saranno solo interessati gli stabilimenti balneari”.

In due casi la Polizia Municipale ha accertato che non effettuavano la raccolta differenziata di carta, vetro ed organico, in sei casi verde, in un caso anche lavarone ed in undici casi organico derivante dagli scarti da cucina ed altri materiali che avrebbero dovuti essere conferiti separatamente.

“Alla fine della stagione, a settembre – anticipa Mazzoni – ci rivedremo con la categoria per valutare la necessità di eventuali correzioni alle ordinanze. Voglio però ricordare che la tutela dell’ambiente è un dovere preciso di tutti, imprese e cittadini, e che questa amministrazione non intende fare sconti”.

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