“Abbiamo appreso con stupore che, in base ad una decisione del dirigente del Suap del Comune di Viareggio Franco Allegretti, si è voluto impedire ai pescatori della marineria viareggina di partecipare all’asta del mercato ittico, con tutto quello che ne consegue per il pescato che rimarrà invenduto e sicuramente buttato”. Lo afferma in una nota il consorzio Cittadella della Pesca.
“Da lungo tempo la marineria viareggina si confronta con l’architetto Allegretti per individuare una modalità idonea e sostenibile per i pescatori, soprattutto per i più piccoli, per la gestione del pagamento del canone di tesseramento indispensabile per la partecipazione all’asta, che ha sostituito – sempre per decisione di Allegretti -, il precedente sistema dei diritti d’asta molto più vantaggioso anche per le casse comunali.
“Purtroppo il confronto con Allegretti non è mai stato facile ed è sempre stato caratterizzato da decisioni unilaterali del dirigente comunicate con brevissimo o nullo preavviso spesso molto distanti dalle reali esigente della marineria viareggina.
“Siamo costretti a chiederci se l’atteggiamento di Allegretti non trovi il suo fondamento nell’esposto che la Cittadella della Pesca ha presentato alla Corte dei Conti di Firenze in relazione alla gestione dei fondi pubblici utilizzati per l’acquisto di attrezzature per il mercato ittico. Per quanto a nostra conoscenza da questo esposto è scaturita una indagine della magistratura. A nostro modesto giudizio, stante la situazione, è opportuno interrogarsi sull’obiettività del dirigente nei rapporti con una categoria e con i suoi rappresentanti che ha dato origine a vicende giudiziarie.
“La categoria, pur nella contingente situazione di crisi economica e con enorme sforzo, sta assolvendo regolarmente agli obblighi di pagamento. Unica deroga è il pagamento mensile anticipato, come sta accadendo regolarmente sin dal lontano 2011.
“Auspichiamo che l’amministrazione comunale, nella persona del commissario, adotti immediatamente i provvedimenti necessari a consentire ai pescatori viareggini l’esercizio della loro attività, onde evitare le inevitabili e opportune forme di protesta che metterà in atto la marineria”.
