Ieri (6 Agosto) un Gran Teatro Puccini quasi al completo accoglie la performance del maestro Lorenzo Castriota Skanderbeg che per una sera ha sostituito il presidente del Festival Alberto Veronesi. Una serata che si è svolta senza nessun tipo di intoppo, ne da parte degli artisti ne tanto meno dall’organizzazione.
Quest’anno Tosca era in mano al noto regista cinematografico Enrico Vanzina che ha optato per la tradizione, senza imprimere una mano forte e rimanendo il più fedele possibile alla visione di Illica e Giacosa.  La scenografia quindi è stata piuttosto minimale, leggermente più ricca nel primo atto, con un cambio in scena a dare maggior forza e vigore all’entrata del Barone Scarpia, interpretato da un magistrale Carlo Guelfi. Il secondo atto, ambientato interamente nel palazzo di Scarpia aveva in scena solo un paio di elementi per arrivare a quasi una assenza totale di scenografia per il finale.

Fra gli artisti spicca senza dubbio un bravissimo Claudio Ottino, molto apprezzato anche dal pubblico che con la sua presenza rallegra tutta la prima parte del primo atto nel ruolo del sagrestano, fino all’ingresso del coro di voci bianche. Ottimi anche tutti i protagonisti, sopratutto una eccellente Dimitra Theodossiou che ha più volte regalato forti emozioni. Alessandro Goldoni nel ruolo del povero Cavarodossi ha offerto alla platea una bellissima versione della nota aria “E lucean le stelle”, che non ha mancato di regalare un brivido a tutti quanti. E a brillare sopra tutti un maestro d’orchestra d’eccezione, Lorenzo Castriota Skanderbeg, più volte acclamato dal pubblico.

Per finire si può parlare di una bella Torre del Lago che si è presentata nella sua veste migliore, una serata incantevole rinfrescata da una lieve brezza da est che é stata ampiamente goduta dagli ospiti del teatro.

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