“Gentilissimo Fabrizio Stelo, visti gli articoli della recente stampa locale, mi permetto di segnalarle alcuni aspetti inerenti la trasformazione dell’Azienda Speciale Pluriservizi (ASP) nella società in house I Care Srl e della connessa scelta di affidare a quest’ultima la riscossione delle entrate tributarie dell’Ente, mediante l’ausilio di Anci Toscana”. Così scrive l’ex sindaco Giorgio Del Ghingaro in una lettera indirizzata al commissario prefettizio.

“La trasformazione di ASP, per precisa volontà espressa dal Consiglio Comunale, di cui alla delibera n. 16 del 21.03.2016, si colloca nell’ambito del processo di risanamento avviato dall’Amministrazione Comunale, a seguito della situazione di dissesto e del fallimento della società Viareggio Patrimonio Srl, quest’ultima gestore del primario servizio amministrativo comunale riguardante gestione e riscossione di tutte le entrate del Comune.

“L’Amministrazione si è trovata dinnanzi all’esigenza di coniugare, da un lato, l’improrogabile necessità di aumentare le entrate del Comune, considerata la grave situazione di dissesto in cui versava l’Ente e, dall’altro, la volontà di poter gestire direttamente la riscossione, vista la totale inefficienza della fallita Viareggio Patrimonio, senza per questo avvalersi di soggetti estranei, dimostratisi, negli anni inaffidabili. In merito, basta sfogliare le cronache di giornale per rendersi conto della scarsa serietà di società di recupero credito che, incardinandosi in scatole cinesi, sono riuscite a mettere in ginocchio centinaia di Comuni. Mi riferisco alla nota vicenda di Tributi Italia.

“Tengo a sottolinearle, comunque, come l’aspetto determinante di tale scelta sia stato quello di individuare le giuste e proficue forme per reperire nuove entrate, senza aggravare la situazione tributaria già di per sé complicata dei cittadini, restituendo, al contempo, equità e garanzia di serietà nella riscossione.
Senza per ciò solo dimenticare che, tali introiti, sono stati inseriti tra le voci in entrata del bilancio preventivo 2016. Di conseguenza, appare evidente l’urgenza di provvedere nell’impostare una nuova e seria riscossione, al fine di evitare che si possano verificare buchi di bilancio, come avvenuto nelle gestioni precedenti alla nostra, che potrebbero comportare quanto accaduto ad altri Enti che, sulla via di uscita da un dissesto, vi ci sono rientrati in ragione di una riscossione mal gestita.

“A questo, si aggiungano altri due aspetti non marginali.

“Il primo derivante dall’impossibilità di re-internalizzare direttamente il servizio in Comune, non potendo, per normativa sul dissesto, assorbire il relativo personale dipendente (che, in Viareggio Patrimonio, come addetti alla riscossione, contava oltre 30 persone), nonostante la volontà, in totale controtendenza rispetto ad altri Comuni dissestati (si veda, tra tutti, l’esperienza di Alessandria) di non licenziare nessun dipendente, incolpevole della situazione di grave deficit finanziario venutosi a creare.

“Il secondo, legato all’esigenza di dover necessariamente recuperare un rapporto serio e consapevole con i cittadini, stante la presunta, ma verosimilmente accertabile, evasione ammontante ad oltre 30 milioni di euro.
I nuovi servizi affidati, come avrà avuto modo di approfondire, sono la gestione e la riscossione dei tributi locali e la gestione dell’emergenza abitativa. Il primo di questi servizi è stato oggetto, nel panorama nazionale, di profonde riorganizzazioni per definire il modello organizzativo ideale per la gestione di tale servizio.
La motivazione per la quale l’Amministrazione ha ritenuto di aderire al progetto di Anci è, principalmente, quella di voler continuare ad avere diretto controllo delle proprie entrate tributarie e di tutte le fasi connesse alla riscossione tornando ad ispirarsi, dopo anni di “mala gestione”, ai principi di efficienza, efficacia ed economicità, non rischiando, come detto, quello che è successo a centinaia di Comuni (circa 500), con la vicenda nota di Tributi Italia.

“Di fatto, se si fosse predisposto una gara “alla cieca”, il rischio di finire in “mani sbagliate” sarebbe stato dietro l’angolo.

“Aderire ad un progetto, che nasce dalla stretta collaborazione della Regione con Anci Toscana, è stata una scelta dettata, quindi, non solo dalla necessità di riportare nella piena “legalità” la riscossione, lasciata in questi anni a Viareggio un po’ “al caso”, ma, soprattutto, per evitare di incagliarsi in società di fatto, nella pratica, incontrollabili.

“Lo scopo del nuovo modello organizzativo e, nel dettaglio, del relativo piano economico, era quello di far sì che il servizio avrebbe potuto produrre risorse sia economiche che sociali in quanto, una buona e professionale gestione poteva contribuire a ricostituire un rapporto fiduciario fra l’Ente impositore e il cittadino.
Per l’individuazione del nuovo modello organizzativo che diventasse strumento d’investimento sia economico sia sociale, per realizzare un servizio più vicino al cittadino con lo scopo di ridurre l’evasione e recuperare risorse, il Comune di Viareggio, nel dicembre del 2015, ha aderito con manifestazione d’interesse ad Anci-Toscana per l’adesione al progetto di Anci Innovazione “TRIBUTI iN Toscana”.

“A tale progetto hanno aderito, ad oggi, quasi 40 comuni.

“Non si tratta di un rapporto isolato con un “privato”, come è stato scritto erroneamente sulla stampa, ma di un rapporto intrattenuto con un soggetto pubblico nel pieno rispetto della normativa della Contrattualistica Pubblica.
Per definire, quindi, le analisi, gli studi, l’organizzazione e i piani formativi, è stato interpellato Anci Innovazione Srl che, con il suo Staff di progetto, ha dato supporto all’allora ASP in tutte le fasi progettuali.
Elemento fondamentale, di cui il progetto teneva conto, riguardava l’obiettivo che l’amministrazione si era prefissata, nell’atto deliberativo di trasformazione dell’Azienda e connesso affidamento dei servizi, ovvero quello di trasferire, come detto, nei termini normativi previsti, il personale addetto a detti servizi occupati presso la Società Viareggio Patrimonio Srl: questo, oltre che a essere finalizzato a mantenere il più possibile i livelli di occupazione, risultava indispensabile per la completa attuazione dell’intero piano economico.

“Nel progetto di ANCI INNOVAZIONE, risulta ricompresa sia la consulenza per lo start up, oltre che per la gestione, l’accertamento e la riscossione dei tributi comunali”.

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giorgio del ghingaro i care viareggio

ultimo aggiornamento: 29-08-2016


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