In dirittura di arrivo il progetto di certificazione dei boschi del Comune di Stazzema come generatori di crediti di carbonio da immettere sul mercato allo scopo di favorire il mantenimento del patrimonio ambientale. Si è svolta infatti, ieri una riunione a cui erano presenti il Sindaco Maurizio Verona e il Presidente del Consiglio Comunale e delegato all’Ambiente Alessio Tovani, gli Uffici del Comune di Stazzema, lo staff che ha predisposto il progetto di certificazione dei boschi e una società leader nel settore che fornisce i servizi di classificazione, certificazione, collaudo e ispezione (TIC Services) per garantire l’eccellenza alle organizzazioni dei settori dell’ambiente e dell’energia che si è resa disponibile ad affrontare il progetto di valutazione. L’incontro operativo sul campo per valutare la bontà del progetto si svolgerà nei prossimi giorni in alcuni dei luoghi individuati per i quali negli anni si provvederà al mantenimento del bosco con progetti di riqualificazione che garantiscano nel tempo la capacità di assorbimento del carbonio e l’emissione di aria buona. I “crediti” che si renderanno disponibili potranno essere inseriti in un registro e quindi, ceduti ad aziende che vogliano acquisirli per dimostrare di svolgere una azione concreta a favore dell’ambiente e contro i cambiamenti climatici. Dopo una prima fase di studio sui boschi che ne verificasse la capacità di stoccaggio di CO2, in questi giorni si arriverà alla valutazione e a fine anno all’iscrizione dei crediti di carbonio in un apposito registro al fine della commercializzazione.

“Arriviamo al punto di arrivo di un percorso che sino ad oggi pochissime amministrazioni hanno intrapreso”, commentano il Sindaco di Stazzema Maurizio Verona e il Presidente del Consiglio Comunale e delegato all’Ambiente Alessio Tovani, “per il quale abbiamo già avuto dei riconoscimenti anche a livello nazionale come la partecipazione come relatori alla conferenza che si è tenuta a Roma presso la sede dell’Inea, l’Istituto nazionale di economia agraria, dal titolo “Dopo la conferenza di Parigi: quali spazi per il mercato volontario dei crediti di Carbonio?”. I boschi tornano in questo modo ad essere una risorsa e non una problematica per il nostro territorio perché le eventuali risorse derivanti dalla commercializzazione dei crediti vanno reinvestite per il mantenimento dei luoghi e del patrimonio boschivo e della loro capacità di assorbimento di carbonio. E’ un mercato nuovo, ma vi sono aziende che per esigenze di immagine vogliono dimostrare di compensare la maggiore emissione di elementi dannosi in occasione di eventi o nel corso della propria attività istituzionale con l’acquisto di certificati verdi. Crediamo che questo sia un modo intelligente per trovare risorse da investire nella difesa del territorio senza gravare sui cittadini e valorizzando ciò che abbiamo in grande quantità, ovvero alberi e aria buona”

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ultimo aggiornamento: 13-10-2016


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