Quel che il campo toglie, il campo dà. Non sempre. Non nella stessa misura. Ponacco, 4 ottobre 2015: Fabio Rosati rimedia uno stiramento all’inguine. Sarà l’origine di una stagione da maledire a 360°. Un anno e un paio di settimane dopo, stesso campo. La sua partita si sviluppa seguendo un percorso diametralmente opposto, eppure i sentimenti sono analoghi a dodici mesi fa.

La rabbia prevale su tutto. Perché quando ci sono sette mesi di rimborsi ancora da ricevere, con un corollario di illusorie rassicurazioni, la legittima soddisfazione per aver segnato una doppietta diviene aspetto secondario. Collaterale.

Fabio Rosati è stufo. E come lui, i suoi compagni. Alcuni di loro hanno aperto una vertenza nei confronti della società. “Io aspetto di capire cosa succederà domani (il giorno del consiglio d’amministrazione, ndr). Prima o poi tutti si muoveranno n quella direzione. È scontato, se le cose non cambiano. Ciò che dà più fastidio è la continua presa in giro, ormai non so più cosa pensare”.

Rancori che neppure i due gol (uno per tempo) realizzati contro il Ponsacco possono attenuare. “Qui mi feci male l’anno scorso, anche questa settimana non stavo bene. Sicuramente abbiamo giocato meglio rispetto a Massa, l’unica colpa è stata quella di non rientrare in campo nel secondo tempo come nel primo”.

(Visitato 331 volte, 1 visite oggi)
TAG:
calcio fabio rosati ponsacco viareggio

ultimo aggiornamento: 16-10-2016


Scacco matto del Real Forte Querceta alla capolista, vetta a -1

Masi: “Il gruppo fa il suo dovere ma soffre”.