La Letteratura in 140 caratteri – Un classico di Natale per un modo nuovo di leggere insieme Pierluigi Vaccanei, cofounder di TwLetteratura, racconta il progetto natalizio di lettura sui social reading fra Europa e strumenti digitali per essere comunità.

Dal 10 al 19 Dicembre la comunità di TwLetteratura ha proposto la lettura e riscrittura su Twitter e Betwyll di un grande classico “Canto di Natale” di Dickens. Cosa significa leggere insieme e riscrivere?

Innanzi tutto occorre sottolineare che l’idea della riscrittura dedicata a Dickens è venuta a tre delle più attive e appassionate insegnanti della nostra comunità: Erika Pucci (I.C.Torre del Lago Puccini), Maddalena Santacroce (Liceo “C. Rinaldini”, Ancona) ed Elena Tamborrino (IISS “A. Cezzi de Castro-A.Moro). Tre persone che si sono incontrate attorno al falò della twitteratura e che oggi, oltre ad un’amicizia, condividono progettualità da affiancare alla loro didattica istituzionale. Questo il vero valore della nostra esperienza e del nostro approccio: utilizzare le dinamiche relazionali e comunicative di un social network come Twitter per riportare le persone a sedersi attorno al falò della cultura con l’unico obiettivo di leggere libri, condividerne i contenuti e giocare assieme alla letteratura, leggendo e raccontando di se stessi. Detto altrimenti, il metodo TwLetteratura, consiste nell’utilizzo di Twitter e di altre piattaforme tecnologiche per sostenere processi collaborativi finalizzati all’interpretazione dei testi, attraverso l’esercizio della riscrittura intesa come forma di incontro e dialogo con il dettato originale dell’opera letteraria. Così il libro, il lettore, l’insegnante e lo studente hanno una nuova occasione. In questo senso gli ultimi progetti che abbiamo realizzato per le scuole a partire da #MattiaTw la riscrittura de Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello dedicata, assieme a #LaTregua di Primo Levi, alle scuole superiori e #OrlandoPazzo, la riscrittura di Orlando Pazzo nel Magico Palazzo di Luigi Dal Cin per la primaria e secondaria, hanno confermato che studenti e insegnanti con il metodo TwLetteratura e Bewtyll, la piattaforma di social reading che abbiamo sviluppato attorno al metodo grazie al contributo di Fondazione Cariplo, hanno trovato una nuova opportunità didattica e un nuovo spazio protetto e controllato dove preparare i ragazzi al mondo online e alla costruzione della propria identità digitale, temi su cui oggi è urgente confrontarsi e lavorare. Ricordiamo inoltre che la nostra esperienza è stata indicata, dalla UE, tra le 15 buone pratiche di promozione della lettura della Comunità europea.

La Letteratura in 140 caratteri – Canto di Natale

la letteratura in 140 caratteri

Quali sono secondo te gli aspetti attuali e intramontabili che rendono “Canto di Natale” un classico da leggere?

Canto di Natale” parla di cambiamento, di quanto sia complesso abbandonare una situazione di comodo, confortevole, per affrontare l’incertezza, la novità, la paura. Poi il testo parla anche di coraggio, di attenzione, di accoglienza; tutti temi di urgente attualità che con TwLetteratura potremmo approfondire, sviscerare, accogliere e quindi conoscere. Come ricorda Dickens: “il miglior modo per affrontare e superare i mali sociali, è proprio la rinascita morale dell’individuo”. In questo senso, la nostra ambizione è proprio quella di utilizzare Betwyll per attivare un processo di “audience development” e quindi aver un impatto significativo sulla crescita culturale delle piccole comunità e quindi della comunità in genere. Viviamo in un’epoca in cui la parcellizzazione della nostra attenzione, stimolata da numerose occasioni di conoscenza, determina una superficialità nell’approccio per cui alla qualità dell’approfondimento si preferisce la quantità delle informazioni elaborate. Con Betwyll vogliamo educare alla concentrazione, all’attenzione, all’approfondimento attraverso una lettura lenta, ragionata, partecipata e condivisa. Betwyll vuole essere una palestra in cui si impara la riflessione, il dibattito, il confronto e dunque si incrementa la consapevolezza di se in quanto persona e cittadino. Infine, per tornare all’ attualità del “Canto di Natale”, Scrooge, il protagonista del romanzo, incarna tutte le caratteristiche dell’antieroe, di quel personaggio che, da Amleto in poi, ha sempre avuto un ruolo fondante la letteratura occidentale.

Una domanda calviniana. Perché secondo te è importante leggere i classici?

Il classico è un’innovazione che ha avuto successo e dunque è diventato tradizione. I classici hanno successo proprio perché toccano le corde interiori, profonde e comuni a tutti gli esseri umani. Un classico è così importante perché sa farsi specchio trasparente: permettere una visione generale ma sempre mediandola con il dato intimo e personale. Un classico parla di noi, è uno specchio, ma un classico parla anche di tutti noi poiché trasparente. Essere i custodi dei classici e cercare di trovare nuove vie alla lettura e all’innovazione in genere, significa aver raccolto il testimone, la fiaccola che permetta al fuoco della cultura di non spegnersi mai e soprattutto non aver smarrito il bisogno di conoscere se stessi, e dunque ciò che ci circonda, attraverso la lente della letteratura.

La Letteratura in 140 caratteri – le regole del gioco

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Tornando al gioco di TwLetteratura, puoi spiegare in poche parole come si partecipa, come si fa a parlare di letteratura in 140 caratteri?

Ogni gioco è bello perché è fatto da regole, altrimenti non ci sarebbe la sfida, la competizione, la passione. TwLetteratura non può essere da meno: si sceglie un libro, lo si divide in giorni di lettura secondo un calendario condiviso e lo si riassume, commenta, utilizzando i 140 spazi con cui si comunica attraverso Twitter e Betwyll. Questa dinamica così coinvolgente ci ha permesso, negli anni, di avere una comunità di circa 30mila persone e 11mila studenti che da ogni parte d’Italia partecipa ai nostri giochi con l’unico scopo di trovare una nuova via alla lettura e di farlo assieme ad una comunità ricca e attiva. Le informazioni per il gioco sono a disposizione su www.twletteratura.org.

Nella proposta di lettura relativa a #TwCarol viene data importanza anche alla lettura in lingua originale. Qual è a tuo avviso, in un contesto critico dell’idea di “Europa”, l’importanza culturale e sociale della lettura dei testi in lingua originale?

Il futuro di noi cittadini europei verrà dall’Europa stessa e da quel sentimento europeista che purtroppo oggi è debole soprattutto a livello di tessuto sociale. Europa significa conoscenza, scambio e confronto; significa abbandonare il proprio individualismo nazionale e pensare come comunità transnazionale. Da quasi due anni stiamo lavorando ad un progetto europeo, attraverso MitOst e Tandem Europe, che ci ha portato a conoscere diverse realtà professionali e sociali sparse per l’Europa con le quali stiamo realizzando collaborazioni con l’obiettivo di attivare processi di “audience development” e “audience engagement” volti alla creazione di una cittadinanza attiva, consapevole e al centro del processo di creazione culturale come ben spiegato da Pier Luigi Sacco nel suo paper sulla Cultura 3.0. La lettura di testi in lingua originale è dunque il primo passo per iniziare quel percorso di conoscenza e scambio che sta alla base dell’identità europea di ciascuno di noi.

La Letteratura in 140 caratteri – tre consigli del lettore

Una domanda a Pierluigi lettore. Tre libri da far trovare sotto l’albero: quali?

Andrés Neuman, “Le cose che non facciamo”, Sur. Un libro letto la scorsa estate grazie al quale ho scoperto un giovane scrittore argentino che mi ha folgorato per la profondità dei temi, la scrittura attenta e controllata, e per i rimandi a J. L. Borges, lo scrittore che più di ogni altro ha contribuito a plasmare il mio immaginario personale.

Italo Calvino, “Le lezioni americane” e Raymond Queneau, “Esercizi di stile”. Quando parliamo di TwLetteratura non possiamo dimenticare che tutto è nato dai cortocircuiti che questi due testi hanno creato in noi, fin dalle prime letture.

Questa la magia della letteratura, e di quel falò cui accennavamo poco fa: se Edoardo Montenegro, Paolo Costa ed io non avessimo letto e amato quei libri, probabilmente non ci saremmo incontrati e non avremmo incontrato la grande comunità di lettori, insegnanti, studenti e amici che oggi non perde occasione per custodire ed alimentare, con passione e visione, il falò della cultura.

Per chi cerca altre informazioni al riguardo può trovarle qui:  “Canto di Natale” https://www.twletteratura.org/2016/11/canto-di-natale/

La Letteratura in 140 caratteri – il video

di Erika Pucci

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