Pubblichiamo l’intervento del Comitato dei Lavoratori Precari Turismo Versilia  Bruno Parducci, Savino Lorusso e Enrico Santambrogio circa il futuro del turismo in Versilia.

“Siamo dipendenti in cerca di una occupazione lunga quanto un anno anche in Versilia, cioè come comitato del Lavoratori Precari Turismo Versilia, ci stupiamo ancora quando dobbiamo assistere ad un ulteriore incontro come quello alla presentazione della nuova legge regionale del turismo avvenuto settimana scorsa all’Una Hotel, dove incontriamo politici locali che si rallegrano che le decisioni vengano prese sempre più in maniera centralizzata. Forse dopo l’esito del referendum si dovrebbe aver capito una volta per tutte, che se i fondi e i finanziamenti possano provenire dall’alto, le iniziative di promozione e di riqualificazione dell’accoglienza devono provenire dai territori che hanno in mano la situazione e il polso di ciò che si può offrire e fare insieme una efficace sinergia.

Noi capiamo che questa nuova legge che regola il turismo, al di là delle buone intenzioni generali, sia stata fatta principalmente per regolamentare le locazioni per finalità turistiche cioè extra alberghiere, che da sempre sono esistite nel nostro territorio e che forse nel fiorentino sono diventate cosi importanti, da mettere in crisi il sistema alberghiero locale, ma da li a riformare un intero settore ancora oggi poco considerato come strategico per il nostro paese, a nostro avviso ce ne corre.

Alcune proposte vorremmo farle a proposito e sono riguardanti la creazione di un “Centro Unico per la prenotazione di servizi regionale” in ottemperanza alla questione che con la nuova legge, gli alberghi potranno inserire nelle loro offerte vari servizi offerti dal territorio che dovrebbero essere mappati, raggruppati e catalogati in un database di valore regionale. Suggeriamo anche la creazione di un cospicuo fondo regionale a cui accedere, sia per incentivare la formazione del personale e la conoscenza del territorio su cui ci si trova ad operare per poterlo meglio promuovere, a partire dal front office di un albergo o di uno stabilimento balneare. Un fondo utile anche per sopperire ai fondi mancanti nella nuova NASPI il fondo di indennità di disoccupazione stagionale, che da quest’anno sarà tagliato della metà dei mesi effettivamente lavorati, lasciando a terra migliaia di lavoratori che non avranno nessun sostentamento a causa della mancata destagionalizzazione del settore di cui si parla da anni.

Infine ci permettiamo di sottolineare come il “fattore ambiente” sia fondamentale per sopperire a tante mancanze del settore turistico locale e regionale e per cui anche qui i fondi stanziati per i il nostro territorio, si parla fino a 40 milioni per lavori su fogne e depuratori, vengano utilizzati al più presto per cambiare la tendenza di credere che si possa parlare di ambiente, acqua pulita, mare sicuro e anche mobilità sostenibile al fine di diminuire l’inquinamento dell’aria che respiriamo e da quello che noi mangiamo, solo per tre mesi l’anno. Infine anche la Regione Toscana potrebbe fare il primo passo verso l’estensione e l’utilizzo dell’Art Bonus, con l’obiettivo di valorizzazione e recupero di beni storici, culturali e ambientali dei nostri territori. L’auspicio sarebbe da parte nostra, che con la possibilità di chiedere il rimborso fiscale del 65%, l’Art Bonus diventerebbe l’incentivo per i mecenati, imprese, imprenditori e cittadini ad investire in progetti promossi anche nella nostra regione.

 

 

 

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ultimo aggiornamento: 09-12-2016


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