Dopo il documento inviato alla Regione da Cna Toscana, unitamente alle altre organizzazioni economiche, con la quale si chiedeva per gli oneri sulle concessioni e i canoni del demanio idrico una revisione complessiva del sistema tariffario, una rateizzazione e proroga dei pagamenti, questa mattina, nel corso di un incontro con gli assessori regionali Vittorio Bugli e Federica Fratoni è stato raggiunto un accordo che prevede che:

  • I canoni del demanio idrico (sia pozzi che beni demaniali) in scadenza al 31/12/2016 vengono rateizzati in due tranche: 50% al 31/12/2016 e l’altro rimanente 50% al 30/04/2017.
  • Posticipo al 28/02/2017 (invece che al 31/12/2016) della possibilità da parte delle imprese di chiedere le riduzioni (25%) previste dalla norma per il canone 2017.
  • Conferma di quanto già stabilito in precedenza per gli ormeggiatori che hanno un utilizzo stagionale delle concessioni (rateizzazione dei canoni 2016 e 2017 in 5 anni).
  • Impegno da parte della Regione a riaprire nei primi mesi del 2017 il tavolo di concertazione con le categorie economiche sulla normativa regionale per il demanio idrico e in particolare per una revisione dei canoni 2017.

Non viene invece rateizzata l’imposta sulle concessioni, poiché non è previsto dalla legislazione regionale e pertanto le imposte sulle concessioni dovranno essere versate entro il 31/12/2016 nelle misure previste dalla legge, vale a dire il 50% nel 2016 e il 25% nel 2017 per i canoni su beni demaniali e ormeggi e del 10% sui prelievi di acque da pozzi.

Per il presidente della Cna di Lucca, Andrea Giannecchini, si tratta di un primo importante risultato per le imprese del nostro territorio, ma non ancora sufficiente. “Il nostro obiettivo è la riduzione sostanziale del canone demaniale – dice Giannecchini – che sta mettendo in forte difficoltà le aziende. L’impatto di questo pagamento è decisamente pesante, visto che per molte attività si parla di canoni raddoppiati e quadruplicati”.

Demanio idrico – incontro con le categorie

Si è tenuto stamani un incontro tra gli assessori al bilancio Vittorio Bugli e all’ambiente Federica Fratoni e i rappresentanti delle associazioni di categoria in merito alla questione del demanio idrico regionale che riguarda chi preleva acqua da torrenti e laghi e chi ne occupa lo spazio lungo gli argini o sopra gli specchi d’acqua con impalcature o terrazze, con ponti o cavi e tubi, con orti oppure in altro modo. Da tempo si era aperto un tavolo su questa importante materia, dopo che la competenza è tornata dalle Province alla Regione, e la riunione di oggi è servita a concordare le ultime questioni e a definire il lavoro futuro. Intanto è stata considerata la legge di stabilità per il 2017 recentemente approvata dal Consiglio regionale nella quale si prevedono specifiche disposizioni in merito al pagamento del canone e dell’imposta regionale relativa all’uso stagionale degli ormeggi.

Due rate, la seconda ad aprile
Per agevolare gli adempimenti delle imprese connessi al pagamento dei canoni demaniali del 2016, data l’impossibilità normativa di dilazionare l’imposta, viene ammesso di effettuare il pagamento del canone demaniale idrico (sia per il prelievo idrico che per l’occupazione di acque e suolo) secondo i seguenti nuovi termini: al 31 dicembre 2016 nella misura del 50 per cento e al 30 aprile 2017 per il restante 50 per cento. Inoltre viene rinviato al 28 febbraio 2017 il termine per la presentazione delle dichiarazioni relative alla riduzione del canone di utilizzo del demanio idrico (per il prelevamento di acqua). E’ stato inoltre concordato di aggiornare la riunione odierna del tavolo alle prime settimane del 2017 per affrontare complessivamente la materia del demanio idrico per l’anno prossimo.

Ci sarà dunque più tempo per saldare i canoni 2016 del demanio idrico regionale, con due rate anziché una. Nella mattinata la giunta ha già assunto la delibera che stabilisce la possibilità di pagare il canone 2016 per il 50% entro il 31 dicembre 2016 e per il 50% entro il 30 aprile 2017. Con una seconda delibera è stato rinviato a fine febbraio il termine per presentare le dichiarazioni e godere di riduzioni sull’utilizzo del prelevamento dell’acqua, già previste per legge.

Tariffe e regole del demanio idrico da quest’anno erano cambiate. La competenza nel 2016 è tornata alla Regione, che ha uniformato i tanti regolamenti che c’erano, uno diverso per ogni provincia. Con regole e tariffe uguali dalla Lunigiana alla Maremma, dalla costa all’Appennino, tutto sarà più semplice. Ma regole e tariffe diverse avevano colto impreparate alcune aziende. Da qui i provvedimenti di oggi.

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CNA demanio idrico Regione Toscana

ultimo aggiornamento: 27-12-2016


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