Prorogato fino al 30 giugno 2017 l’accordo tra Regione e Soccorso Alpino e Speleologico Toscano del CAI (Club Alpino Italiano) per garantire il soccorso a tutte le persone infortunate o in stato di pericolo sulla rete escursionistica toscana, in montagna, in grotta, o comunque in ambienti impervi. La convenzione viene stipulata fin dal 2000; l’ultimo rinnovo era dell’aprile 2014, con scadenza il 31 dicembre 2016; ora una delibera proposta dall’assessore al diritto alla salute, sociale e sport Stefania Saccardi, e approvata dalla giunta nel corso dell’ultima seduta, proroga la convenzione fino al 30 giugno 2017.

Nel corso degli anni la sinergia e l’integrazione tra il sistema di emergenza sanitaria territoriale e il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano si è progressivamente rafforzata, fino alla situazione attuale, in cui le Centrali Operative 118 e i tecnici esperti del Soccorso Alpino uniscono quotidianamente le loro competenze e le loro forze per soccorrere chiunque si trovi in stato di pericolo sulle montagne toscane.

Un elemento qualificante è rappresentato dalla presenza di un tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino, a integrazione delle squadra sanitaria 118 in tutte e tre le basi regionali di elisoccorso, localizzate a Firenze, Grosseto e Massa Carrara. Presenza che è di supporto all’équipe medica dell’elisoccorso su terreno montano, impervio o in ambiente ostile, per il recupero di salme e interventi di ricerca dispersi.

Per svolgere le attività previste, il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano mette a disposizione specifici materiali, attrezzature tecnologiche, e il proprio organico, composto da tecnici, operatori e medici, unità cinofile di ricerca in superficie e in valanga, brevettate alla Scuola Nazionale del Soccorso Alpino, disponibili ad essere trasportati, all’occorrenza, su tutto il territorio regionale.

Per questo servizio, per il semestre gennaio-giugno 2017 la Regione eroga al Soccorso Alpino un contributo di 225.000 euro.

 

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