Il viaggio italiano del Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan comincia da Lucca, come promesso a suo tempo al presidente Enrico Rossi. “Gli avevo detto che sarei venuto e l’ho fatto. Non potevo mancare ad un appuntamento che mette l’agricoltura toscana al centro del dibattito. Venire in Toscana senza parlare di buon cibo e vino, di prodotti di qualità è impossibile. E’ un piacere parlare del settore, delle filiere e delle persone che ci lavorano e che ricavano il proprio sostentamento”. Un viaggio che proseguirà a Firenze e quindi a Verona, all’apertura del Vinitaly.

“La reputazione agro-alimentare toscana – ha detto Hogan – è testimoniata da tutti quei prodotti che che hanno una tutela (denominazione di origine o indicazione geografica) e che in Italia rappresentano il 10% dei prodotti alimentari ed il 14% dei vini. Un risultato raggiunto anche grazie agli 81 milioni di euro che la Toscana ha investito in innovazione e transfer delle conoscenze”.

Il commissario Ue ha spostato poi l’attenzione sulla PAC, sulla sua importanza per il settore. “Ha rappresentato e rappresenta uno strumento straordinario, senza il quale nulla sarebbe stato possibile, sia in termini di creazione di posti di lavoro, che di prodotti salubri e di qualità che arrivano sulle nostre tavole. Occorre che la visione condivisa a livello europeo, creata grazie alla PAC, continui ad esistere e a diventare sempre più importante. Un approccio sul quale puntare anche anche dopo il 2020”.

I timori per la Brexit e per i dazi che Trump vuole imporre non sembrano preoccupare Hogan. “Con il Regno Unito – ha aggiunto – c’è un legame molto forte. Una loro legge impone che il 40% dei prodotti venga importato, quindi da questo punto di vista non vedo problemi per il futuro. Inoltre sono fiducioso si possa arrivare, a breve, ad una sorta di accordo di libero scambio che porterebbe benefici reciproci. Riguardo agli USA, i cittadini americani hanno dimostrato e dimostrano di voler prodotti agro-alimentari di qualità, come dimostra il +11% di esportazioni nel 2016. Spero che Trump, che ha fatto la propria scelta, non imponga dazi troppo elevati. Ma anche nel resto del mondo vogliamo continuare a crescere. L’anno passato sono stato in Cina, Messico, Colombia e prossimamente mi recherò in Arabia Saudita e Iran, accompagnato da prodotti e produ ttori di qualità. L’Ue quest’anno metterà a disposizione 130 milioni di euro per spingere i propri paesi a promuovere i loro prodotti”.

Infine la semplificazione, un punto sul quale Hogan si è impegnato moltissimo. “E’ il tasto sul quale ho battuto molto negli ultimi due anni, con ben 300 modifiche di procedimenti presentate. Un processo che continuerà per molti anni ancora. Un esempio? Quello che riguarda i sussidi erogati dagli enti pagatori: ho proposto che prima che la domanda venga presentata dagli agricoltori, si effettui un controllo preliminare in modo da eliminare gli eventuali piccoli errori che impediscono l’erogazione del sussidio e le possibili sanzioni che ne deriverebbero”.

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ultimo aggiornamento: 07-04-2017


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