E’ stato presentato lo scorso 6 maggio il bozzetto vincitore del concorso di scultura “La forma delle stagioni”. Indetto dalla Fondazione Pomara Scibetta, ha visto la partecipazione di artisti locali che hanno disegnato alcuni bozzetti per la realizzazione di una scultura in marmo. Il primo premio è stato assegnato all’artista Claudio Tomei, che realizzerà, quindi, la sua idea in marmo.

fondazione scibetta la forma delle stagioni

All’evento, che si è svolto presso il Podere Lovolio a Bozzano, Massarosa, oltre alla Fondazione,  hanno collaborato anche il Gruppo Archeologico Massarosese (GAM) e l’Associazione donne in campo.

Il dottor Scibetta da anni sta lavorando ad un progetto che valorizzi e rivitalizzi il territorio di Massarosa dal punto di vista culturale. “Il mio obbiettivo – commenta – è quello di realizzare, nei dintorni del Podere Lovolio, un’area aperta a tutti dove godere della natura circondati dall’arte. Un parco ad entrata libera, senza recinzione, ma con varie sculture e addirittura un tempio per tutte le religioni, che diventi un punto di riferimento dove incontrarsi e distogliersi dalla quotidianità.”

Il concorso, rientra nel progetto della Fondazione. Il vincitore Claudio Tomei, infatti, realizzerà una scultura in marmo rosso, messo a disposizione dalla stessa Fondazione, che troverà posto nel Podere. “A giugno partiranno i lavori – annuncia il dottor Scibetta – e il mio sogno è quello di portare i bambini ed i ragazzi delle scuole a vedere da vicino come si realizza una scultura in marmo.” L’artista Tomei lavorerà all’opera proprio al Podere Lovolio e chiunque lo vorrà potrà assistere alla lavorazione.

fondazione scibetta la forma delle stagioni

Sarà l’estate “la forma della stagione” rappresentata sul pezzo di marmo rosso dall’artista Tomei, un’opera dal significato profondo ed emblematico del territorio massarosese. “Un blocco ellittico che richiami all’orbita terrestre, sopra – spiega lo scultore Claudio Tomei – un paesaggio agricolo tipicamente estivo: una terra solcata dalle braccia dell’uomo, dominata dai meravigliosi cieli stellati, immensi e carichi di magia, tra costellazioni e stelle cadenti. Insieme i raggi del sole, di bronzo, oppressivi e geometrici sul paesaggio. Una scultura che vuol fare sognare – conclude Tomei – che racconti le tracce che l’uomo lascia sulla terra. Solchi che rappresentano il nostro passaggio su questa terra.”

Un’iniziativa voluta fortemente dalla Fondazione Scibetta che sostenendo l’arte con la tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico, promuove la bellezza, rivitalizza la cultura e le tradizioni popolari, interagendo con le comunità locali.   Recupera, restaura, risana e ottimizza le opere d’arte favorendo la diffusione e la biodinamica della cultura per la salvaguardia dell’habitat naturale. Una realtà che sta cercando di crescere e di far conoscere la sua missione. Uno sforzo, quello del dottor Scibetta, per la realizzazione della tanto decantata rete di tutti, per tutti, in cui l’unione fa la forza, ma che invece è spesso sottovalutata e ignorata.

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