E’ in partenza il primo progetto esecutivo per la ricostituzione del potenziale forestale danneggiato da avversità atmosferica del 5 Marzo 2015 nel Comune di Stazzema. Il progetto è finanziato su fondi comunitari regolamento Programma di Sviluppo Rurale (PSR) destinati al Sostegno al ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici – per l’annualità 2015. L’intervento fa parte di una serie di interventi per complessivi € 2.000.000,00 circa che interesseranno anche altri versanti del Comune di Stazzema. L’intervento ha come obiettivo la ricostituzione del potenziale forestale del bosco danneggiato da calamità naturali al fine di ricostituirne la funzionalità e permetterne nuovamente lo svolgimento di tutte le funzioni a cui era destinato (principalmente protezione del suolo dall’erosione, protezione della qualità delle risorse idriche, fissazione e stoccaggio della CO2) favorendo il miglioramento della funzionalità degli ecosistemi forestali con l’obiettivo di “contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici”.

Si è deciso di operare per classi di priorità crescenti, dando priorità massima alle aree interessate di Farnocchia e Calcaferro, ma anche altre località limitrofe. Tale area è caratterizzata per la presenza di un ampio vallone inciso dal canale delle piastre con piante a dominanza di Castagno presenti in entrambe le tipologie tipiche dell’areale, ovvero ceduo e castagneto da frutto ormai invecchiati e con struttura alterata causa l’abbandono degli interventi forestali e delle pratiche colturali.

Gli interventi selvicolturali e di ripristino dei boschi danneggiati dalla tempesta di vento del 5 marzo prevedono sostanzialmente le seguenti macro tipologie di intervento: 1. individuazione, apertura e ripristino punti di accesso alle aree 2. riduzione del materiale legnoso a terra o pericolante 3. abbattimento piante in piedi pericolanti e diradamento polloni delle ceppaie del ceduo invecchiato 4. rimboschimento aree eccessivamente danneggiate o con scarsa rinnovazione 5. esbosco materiale legnoso L’intervento prevede quindi il taglio di alleggerimento del soprassuolo con abbattimento selettivo delle piante in precarie condizioni statiche, delle piante secche, inclinate, deperenti o di quelle che con la loro caduta incontrollata possano creare danneggiamenti a strutture o infrastrutture, preservando se presenti, solo le piante vitali.

Il Bosco torna a vivere dopo la tempesta del 5 marzo del 2015”, commenta il Presidente dell’Unione dei Comuni Maurizio Verona, “con questo intervento che affronta il problema in maniera radicale partendo dalla riapertura degli accessi alla rimozione del materiale legnoso si rende di nuovo il bosco una risorsa e non più un pericolo. Si è partiti dalle zone più colpite per poi giungere con i prossimi interventi a tutta la Versilia che porta ancora oggi i segni delle ferite di quella calamità. Sarà anche una opportunità per l’escursionismo perché si mettono in sicurezza alcuni importanti sentieri”.

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ultimo aggiornamento: 11-05-2017


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